Viaggio superscontato negli Usa, ma Thomson annulla: "Errore nel software"

Quindici giorni in Florida in quattro a 1600 euro. La famiglia non si fa ripetere il prezzo due volte e si affretta a prenotare la vacanza in agenzia, lasciando una caparra pari a metà dell’importo. La tariffa è, però, è decisamente troppo allettante per essere vera. E infatti il tour operator Thomson si affretta a smentire tutto, parlando di un “errore di sistema molto raro, che ha provocato un piccolo numero di disguidi di questo tipo”.

Disguido o meno, la famiglia che ha prenotato il viaggio non ha accettato il rimborso offerto dal tour operator, reclamando il suo diritto di andare in vacanza al prezzo stabilito in precedenza. Ma l’operatore ha comunque annullato la prenotazione ribadendo che “purtroppo questa procedura fa parte delle nostre condizioni per quanto riguarda errori nella determinazione del prezzo”.

L’incidente ha però provocato una serie di post su Facebook, con numerosi dettaglianti che hanno accusato l’agenzia loro collega di aver sbagliato accettando dai clienti la caparra prima di aver verificato bene la correttezza della tariffa.

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