Burgio, Alpitour: "Voglio entrare nella top ten"

Presidente, soddisfatto della classifica?
Molto, perché si tratta di un riconoscimento che arriva da un sistema autonomo indipendente, che vive di credibilità.

Gabriele Burgio, seduto nel suo ufficio torinese commenta a caldo la classifica della società tedesca 'Qualità e finanza' che ha visto il coinvolgimento di 120mila clienti in Italia. Una graduatoria che ha messo Alpitour al primo posto tra i tour operator di casa nostra "e abbiamo sfiorato la  top ten assoluta tra le aziende italiane. Per poco siamo rimasti fuori dalle prime dieci, peccato".

Un riconoscimento che arriva direttamente dai clienti e Burgio sottolinea a più riprese che non è semplice restare in vetta perché "non sempre un leader di mercato viene percepito tale dalla clientela. Questo è un bel segnale".

Questo significa che negli ultimi anni avete seminato bene. Cosa resta da fare?
Resta molto da fare per continuare a mantenere una votazione così alta. Dobbiamo sempre soddisfare il cliente finale con tutta una serie di servizi. Bisogna creare fedeltà. Molti scelgono Alpitour una volta l’anno e allora diventa fondamentale lasciare un buon ricordo ai turisti.

Ecco perché voleva entrare nella top ten…
Mi piace competere, non è un segreto. Voglio entrare tra le prime dieci.

Sorpreso dalla seconda piazza di Francorosso?
Niente affatto, perché stiamo parlando di un brand forte e di un prodotto di qualità.

Sembrava in leggero calo rispetto agli anni passati…
Non credo, visto che lo scorso mese di settembre abbiamo chiuso con ricavi in crescita del 6 per cento rispetto al 2015. Un dato di rilievo vista la media di mercato. Siamo pronti con nuove destinazioni e in questo momento non toccherei nulla. Va bene così e anche i numeri lo confermano.

Twitter@removangelista

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