Imposte per le imprese: addio al ‘Tax Day’, ma scatta l’allarme per Iva e spesometro

Niente più ‘Tax day’ del 16 giugno, data che ultimamente aveva visto cumularsi un buon numero di scadenze per i pagamenti delle imposte. Il decreto fiscale ridisegna il calendario del Fisco, ma non mancano le perplessità.

Per quanto riguarda il famigerato giorno di metà giugno, come riporta ilsole24ore.com, le scadenze relative vengono spalmate con lo spostamento a fine mese della prima rata dell’acconto Irpef, Ires e Irap, oltre alla cedolare sugli affitti e le sostitutive pagate da minimi e forfettari. Non solo: con un aggravio tutto sommato ridotto (lo 0,4% in più) si potrà spostare il pagamento al 30 luglio. Resteranno al 16 giugno, invece, i pagamenti Imu e Tasi.

Il nodo delle comunicazioni Iva
A sollevare qualche perplessità è invece il nuovo spesometro trimestrale, che prevede solo il primo invio su base semestrale. A questo si aggiunge la comunicazione trimestrale sulle liquidazioni Iva, con la prima scadenza prevista già per il 31 maggio. Una misura che non ha raccolto il favore di commercialisti e sindacati di categoria, che hanno sottolineato il moltiplicarsi delle scadenze, con un aggravio di lavoro.

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