Viaggi e vacanzeEcco la classifica che l'Italia deve scalare

Per l’industria turistica italiana arrivano due segnali importanti dagli ultimi dati rilasciati dall’Istat: il primo, incoraggiante, è che il periodo buio sembra finito e il numero dei viaggi, pur non essendo cresciuto in maniera particolare, finalmente ha smesso di scendere.

Ma c’è un secondo dato sul quale tutto il settore deve riflettere e soprattutto concentrarsi ed è il confronto con il resto d’Europa. Nell’analisi dell’Istituto di statistica nazionale, infatti, emerge un particolare impressionante: la domanda turistica italiana risulta essere la terz’ultima tra tutti i Paesi dell’Unione europea. Peggio di noi hanno fatto solamente Grecia e Bulgaria.

Le cifre
Entrando nel dettaglio delle cifre, l’analisi rivela che, prendendo in considerazione i residenti di età pari o superiore ai 15 anni, la media europea di vacanze pro capite è pari a 2,4. E se gli attori del comparto possono guardare con una certa invidia alla cifra di 7,1 della Finlandia (ma anche e soprattutto ai 3,8 della Francia, considerati i volumi generati), scoprire che per il nostro Paese il numero di ferma a 0,9 lascia un certo sconcerto.

Situazione leggermente migliore, invece, per quanto riguarda i viaggi di lavoro: 0,1 viaggi pro capite contro la media dello 0,2 europea.

I dati del 2015
Affidati agli addetti ai lavori le cifre su cui ragionare, consoliamoci, come detto, con il dato assoluto, ovviamente relativo al 2015: gli italiani hanno realizzato 58,1 milioni di viaggi e 340,5 milioni di pernottamenti. Un dato che mette la parola fine a quell’emorragia che, dal 2011, aveva fatto perdere in totale 35 milioni di vacanze.

Ti è piaciuta questa notizia?
Condividi questo articolo
Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana
Più lette
Oggi
Settimana