Cina e voli di linea:la strategia di Neos

Tour operator
- 21/03/2017 18:16

Cina e voli di linea:la strategia di Neos

Con il cosiddetto Progetto Cina, che prevede il decollo da maggio di quattro collegamenti da Milano Malpensa verso Oriente, si completa l'evoluzione di Neos, che si sta strutturando sempre di più come compagnia di linea, abbandonando il modello charter con cui il vettore di casa Alpitour è nato e cresciuto.

Il volo bisettimanale su Nanchino, che sarà lanciato in estate (insieme agli operativi su Tientsin, Shenyang, Jinan), non sarà stagionale ma proseguirà anche in inverno: "E stiamo già studiando un aumento delle frequenze: dal 2018 potrebbero anche diventare tre voli a settimana", spiega Carlo Stradiotti (a destra nella foto insieme a Lupo Rattazzi), amministratore delegato di Neos. "È a tutti gli effetti un'operazione di linea. D'altronde il confine che è sempre esistito tra charter e linea è oggi sempre più labile e per certi versi ha cessato di esistere. Molte delle nostre operazioni sono partite come charter per poi stabilizzarsi come voli di linea, con alti standard qualitativi, ma anche con tutti i rischi del caso".

La crescita sulla Cina
L'obiettivo del vettore targato Alpitour è quello di crescere e il mercato cinese è un'opportunità da non lasciarsi sfuggire. Basti pensare che attualmente l'aeroporto Lukou di Nanchino offre i servizi per 600 voli giornalieri di 54 compagnie internazionali che collegano 110 destinazioni in tutto il mondo.

"Nel 2016 il volume di passeggeri transitati dal nostro scalo è stato di 22,3 milioni. Diventeranno 35 milioni nel 2020 e abbiamo l'obiettivo dei 70 milioni entro il 2040", racconta Yu Jin, direttrice del Dipartimento sviluppo dell'aeroporto cinese. Numeri che fanno intuire la portata della scommessa di Neos.

Il vettore, inoltre, andrà presto a raddoppiare la proprio flotta di lungo raggio. Con l'arrivo di 3 nuovi Boeing 787 Dreamliner, gli aerei utilizzati per i collegamenti long haul passeranno dagli attuali 3 ai 6 del 2018.