L'evoluzione del lussoCosa vendere in agenzia

Sul fatto che il mercato del lusso stia cambiando pelle sono tutti concordi. Lo dicono gli esperti delle analisi economiche, lo dicono i manager di settore. Ma anche gli agenti di viaggi che vendono, i tour operator che assemblano i pacchetti e i fornitori che creano l'offerta.

E se le analisi anticipano le tendenze, sembra che il mercato sia destinato a scindersi tra 'ultra-luxury' e 'affordable luxury'.

"La vecchia concezione del lusso legata all'esibizione di status e a un consumismo appariscente, ha ormai lasciato il posto, almeno per quanto riguarda i mercati maturi, a valori strettamente connessi alla sfera personale come la disponibilità di tempo per sé, la gratificazione di aspettative e passioni, la possibilità di condividere emozioni e momenti con persone care", il commento di Massimo Tocchetti, presidente di Aigo e chairman di Pangaea Network.

I nuovi prodotti
Nuove attitudini, nuovi desideri. A partire dall'abergatoria, tutti i servizi del settore del luxury travel si stanno evolvendo. "Si prevede che, in termini di vendite, gli hotel di lusso registreranno il 2,9 per cento di crescita media annua tra il 2016 e il 2020", spiega Wouter Geerts, senior travel analyst di Euromonitor. La progressione registrata nel periodo 2010-2016 è stata del 2,7 per cento. E così gli hotel di fascia media dovranno trovare un modo per distinguersi da quelli low-cost e continuare a competere.

"Gran parte del fenomeno si deve ai turisti dei mercati emergenti, in particolare Asia Pacifica e Medioriente", aggiunge Wouter Geerts.

Il fattore umano che fa la differenza
Sempre stando alle analisi di Euromonitor, se nel 2017 i capifamiglia con un reddito disponibile di 300mila dollari sono l'1,5 per cento, nel 2030 saranno il 3,1 per cento. Al contrario, quelli con un reddito attorno ai 100mila dollari passeranno dal 9,3 al 21 per cento.

Un pubblico più ampio ma con caratteristiche precise: "Oltre alla tecnologia, che rende più fluida l'esperienza del consumatore, gioca un ruolo chiave il servizio - suggerisce Maurizio Saccani, global director of operations di Rocco Forte Hotels -. L'industria dell'ospitalità ha raggiunto le vette dell'eccellenza al punto tale che si può fare la differenza solo sul piano del servizio, fattore immateriale, investendo nello 'human touch', ovvero nell'approccio personalizzato con il cliente".

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