Le agenzie sono vive:tre motivi e tre pericoli

In barba a chi lo considerava un mestiere morto. In barba a chi pensava che ormai fosse cosa del passato. In barba a chi non perde occasione di dire che ‘nessuno ha più bisogno delle agenzie di viaggi’.

Se c’è un tema che, nel sottobosco del turismo, si sta muovendo come poche altre volte nella storia di questo settore è proprio quello della distribuzione turistica. Perché l’intermediazione non è morta, come ormai si è accorto anche l’osservatore meno avveduto. Che il web abbia moltiplicato i ‘passaggi’ di filiera (dal motore di ricerca, la grande G, passando per i vari metamotori e Ota) è un dato assodato. Ma la novità è che, anche se in molti sono pronti a negarlo, tutti vogliono prendere il posto delle agenzie di viaggi.

Tutti vendono vacanze
Proprio la possibilità di vendere pacchetti anche per chi non è in possesso della licenza da dettagliante è uno degli argomenti di cui, nei prossimi mesi, si parlerà di più, visto che la direttiva pacchetti Ue prevede maglie molto più larghe per l’intermediazione turistica. Ora tutto il plico redatto dall’Europa dovrà essere tradotto nella legge italiana: e c’è da aspettarsi che questo sarà uno degli aspetti su cui ci sarà da dare battaglia.

Volo, hotel incluso
Ma non basta. È ormai da qualche tempo che la vendita dei pacchetti attrae anche le compagnie aeree. L’ultima a entrare nell’arena è Ryanair, pronta a diventare l’Amazon dei viaggi e assemblare per il cliente finale interi soggiorni con servizi accessori. Sintomo che, comunque, il famoso cliente che vuole acquistare l’intera vacanza senza scorrere decine di siti diversi è tutt’altro che in via di estinzione.

Una fee per prenotare
Nel frattempo, per le agenzie di viaggi si è aperto anche un altro fronte: quello delle fee sulla vendita dei biglietti. Se Lufthansa fino a pochi giorni fa era un caso unico nel mondo dei trasporti, alla fine della scorsa settimana British e Iberia hanno adottato un protocollo molto simile, che prevede rincari per i biglietti acquistati su sistemi non Ndc. Rincari che, ovviamente, vengono bypassati nel caso in cui le agenzie utilizzino direttamente i portali di prenotazione delle compagnie.

In tutto questo, però, c’è una buona notizia: il settore della vendita dei viaggi, evidentemente, è vivo e vegeto e gode di ottima salute. Altrimenti, non ci sarebbero così tanti tentativi di replicare il suo modello di business.

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