Il caso Seven Worlds La storia che si ripete

Ci risiamo. La crisi non perdona e questa volta tocca a Seven Worlds. Il tour operator di Torino guidato da Mauro Olivero, tramite il suo ufficio stampa, ha annunciato la sospensione delle vendite.

Nonostante questo, però, l'operatore assicura che metterà in campo tutte le iniziative necessarie per garantire le partenze relative alle pratiche in essere. Una segnalazione che però ha scatenato un sacco di tensioni da parte delle agenzie di viaggi.

Da tempo tra gli addetti ai lavori circolava la voce su una situazione finanziaria traballante di Seven. La crisi economica ha fatto senza dubbio la sua parte e l'alta concorrenza su questa fascia di mercato ha poi dato la mazzata finale.

Solo a inizio marzo Olivero aveva annunciato la chiusura delle attività di Asia World e Australia World, per concentrarsi sulla destinazione Patagonia e cercare di dare ossigeno ai conti. Ora siamo giunti alla stretta finale che potrebbe portare alla definitiva chiusura delle attività.

Questo caso mostra ancora una volta la debolezza strutturale del tour operating in Italia. Troppe situazioni vivono costantemente sul filo del rasoio tra mancati pagamenti e scarsi flussi di cassa. Nel caso di Seven Worlds probabilmente si tratta anche di una situazione di mercato non favorevole, ma la gestione della finanza meritava un'attenzione più mirata.

Ora su tutto il settore aleggia l'incubo legato al Mar Rosso, perché alcuni tour operator vantano esposizioni importanti. In assenza di una riapertura totale della destinazione leader si rischia di assistere ad altre chiusure, con le agenzie di viaggi a fare da cuscinetto. Meglio tenere le antenne dritte.

Twitter @removangelista

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