Scaramella, Meridiana:"Indietro non si torna"

"Siamo sulla strada giusta”. Roberto Scaramella, amministratore delegato di Meridiana, risponde al telefono dopo l’ennesima riunione. La compagnia soffre, fatica, ma resiste.

Il piano di ristrutturazione ha scatenato i sindacati e Scaramella dice che non si può tornare indietro. Snellire la società di aerei e personale è diventato prioritario per salvare il vettore. “Capisco il sentimento di dolore delle persone coinvolte, ma non bisogna dimenticare che stiamo ereditando una situazione di qualche stagione fa”, ripete l’a.d.

Scusi Scaramella, spieghi meglio.
È in gioco il futuro di Meridiana, mi pare chiaro. Bisogna definire una volta per tutte come si intende procedere.

Quindi?
Per fare funzionare l’attuale Meridiana servono 1.000 dipendenti, ma ne abbiamo 2mila600 a libro paga. Mi dispiace, ma non vi sono molte soluzioni.

I sindacati dicono che non si vede futuro. Cosa risponde?
Che esiste eccome il progetto di rilancio dell’azienda.

Taglio delle basi confermato?
Avremo tre basi operative: Olbia, Napoli e Milano Malpensa. Ma su altri scali confermiamo la presenza.

Come?
Per esempio su Verona confermiamo le destinazioni, ma non avremo più aerei dormienti sull’aeroporto.

Serve più chiarezza sulla rete di collegamenti.
Abbiamo parlato chiaro con tutti gli aeroporti e sanno bene come intendiamo procedere. Offriremo lo stesso livello di servizio.

Avete previsto tagli anche per la divisione charter?
Abbiamo parlato con i tour operator nostri clienti confermando la volontà di proseguire l’attività senza fare scendere il livello di servizio. Penso che basti questo per dare sicurezza.

twitter @removangelista

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