Germanwings"Un gesto volontario del copilota"

Un tragico epilogo "che non avremmo mai potuto immaginare".

Dopo l'annuncio degli inquirenti francesi di questa mattina, tocca al ceo del gruppo Lufthansa Carsten Spohr (nella foto) affrontare la platea dei giornalisti. L'incidente aereo che ha coinvolto l'A320 di Germanwings e che ha causato la morte di 150 persone non è stato causato da un guasto o da una casualità, ma sarebbe stato il frutto del gesto volontario del copilota.

La prima analisi delle registrazioni audio, anticipate questa mattina dal New York Times, avevano subito fatto emergere un quadro abbastanza chiaro della situazione, confermato anche dalla ricostruzione di Spohr: "Una volta raggiunta la quota di crociera - ha spiegato Spohr, visibilmente provato, nel corso della conferenza stampa - il comandante ha lasciato la cabina di pilotaggio per esigenze fisiologiche, rispettando la consueta procedura. Al suo ritorno però la porta blindata è risultata bloccata e ogni tentativo di rientrare è risultato vano, fino al tragico schianto".

L'ipotesi più accreditata resta quella del suicidio, anche se il ceo puntualizza che probabilmente "potrebbe non essere possibile risalire alle reali cause e motivazioni". Spohr non si è sottratto al fuoco di fila delle domande e ha ripercorso la carriera del copilota, mettendo in luce anche il 'punto oscuro' dell'interruzione di 6 mesi della sua formazione. Esclusa in maniera totale, invece, l'ipotesi terrorismo.

"Per la compagnia è chiaramente uno dei giorni più tristi - ha poi detto il manager - ma tengo a sottolineare come questa vicenda non possa e non debba mettere in alcun modo in dubbio la professionalità e le capacità dei nostri piloti e di tutto il Gruppo Lufthansa. Purtroppo è un gesto 'individuale' che mai avremmo potuto in alcun modo prevedere e immaginare. La qualità delle selezioni del nostro personale e la massima attenzione sul fronte della sicurezza sono nel nostro dna".

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