Il commento del direttore
Remo Vangelista
Un sospiro di sollievo per Uber. L'Autorità di Regolazione dei Trasporti ha infatti deciso di aprire ai servizi offerti dalla società californiana a patto, però, di arrivare al più presto a una regolamentazione del settore. Dopo il blocco imposto dal Tribunale di Milano, l’Atr segnala come sia necessario "far emergere questo mercato (quello della sharing economy), affinché domanda e offerta di servizi possano incontrarsi in modo trasparente e nel rispetto delle regole applicabili all’attività economica d’impresa".
Anche in questo campo servono, quindi regole chiare: secondo l’Autorità è infatti necessario "introdurre obblighi specifici attinenti sia alle piattaforme, che ai requisiti del conducente, che alla qualità e alla sicurezza del servizio". Tra i requisiti richiesti un’età minima di 21 anni per il conducente e una prestazione di lavoro occasionale che non superi un massimo di 15 ore settimanali.
È la prima volta che l’Autorità dei Trasporti riconosce le nuove norme di mobilità basate su piattaforme tecnologiche; ora la palla passa al Parlamento, ma intanto la prossima scadenza è il 10 giugno, quando finiranno i 15 giorni di tempo che il Tribunale di Milano ha concesso alla società per bloccare il servizio UberPop.