Ritardi Ryanair: rimborsi ai passeggeri per oltre 850 milioni di euro

Potrebbe essere davvero salato il conto che Ryanair si troverà a pagare per i passati ritardi: oltre 850 milioni di euro.

Questo il valore dei rimborsi che la low cost irlandese potrebbe trovarsi a sostenere a seguito della decisione presa dal tribunale di Manchester, dopo la richiesta di rimborso avanzata da alcuni passeggeri a cinque anni e otto mesi di distanza dai fatti.

La Corte di Manchester ha infatti decretato che la presentazione dei ricorsi da parte dei passeggeri che hanno subito un ritardo può essere inoltrato sino a sei anni dalla data del volo, e non entro il limite dei due anni che il vettore indica invece nelle clausole contrattuali.

Da parte della compagnia è stata avanzata l’obiezione che, accettando i passeggeri le condizioni di trasporto, le tempistiche per la presentazione di risarcimento erano quelle indicate nelle clausole dello stesso vettore; ma da parte della Corte di Manchester è arrivata invece la decisione che a prevalere, in ogni caso, non siano le singole condizioni, ma la normativa europea EC 261/2004.

Tale regolamento istituisce regole comuni in materia di compensazione ed assistenza ai passeggeri in caso di negato imbarco, di cancellazione del volo o di ritardo prolungato e stima un rimborso sino a  600 euro a passeggero nel caso in cui i ritardi superiori alle tre ore non siano causati da ‘circostanze eccezionali’, ma dall’aerolinea in questione.

Sulla vicenda, in ogni caso, Ryanair ha annunciato che farà appello.

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