Il commento del direttore
Remo Vangelista
Da oggi, la biglietteria aerea non sarà più la stessa. A partire da questa mattina scatta la fatidica tassa di Lufthansa sulle prenotazioni via gds: 16 euro che hanno causato una levata di scudi del settore della distribuzione in tutto il mondo.
Dietro alla decisione c’è un groviglio di motivazioni: dalla ‘redistribuzione degli utili’ tra compagnie aeree e sistemi di distribuzione globali (ovvero la motivazione addotta da Lh al momento dell’annuncio) fino, probabilmente, all’avvento dell’Ndc, il nuovo standard di Iata per la vendita dei biglietti.
Il risultato, però, non cambia. Da qualche ora, tutti i biglietti Lufthansa acquistati via gds costano un po’ di più. Unico modo per aggirare la fee: acquistare tramite il sistema di prenotazione online della stessa Lufthansa.
Le polemiche, in questi mesi, si sono succedute senza sosta: dagli annunci di boicottaggio fino alla promessa di battaglie legali. E se in un primo momento molti vettori avevano preso le distanze, dopo qualche tempo la posizione dei competitor sembrava ammorbidita.
Facile pensare che altri big dell’aviazione siano in attesa di vedere che piega prenderà la situazione prima di avviare iniziative simili. Da quanto accadrà nelle prossime settimane potrebbe dipendere una parte del destino della distribuzione turistica, sopratutto per quanto riguarda il business travel.
Intanto, si avvicina l’altra scadenza chiave per i rapporti tra Lh e le agenzie di viaggi: il taglio alle commissioni che, secondo la tabella di marcia, dovrebbe scattare il primo gennaio. Date separate, ma un’identica strategia: rivedere i costi della distribuzione.
La battaglia, probabilmente, non è ancora chiusa.
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