Ryanair: feederaggioe voli in connessione Intervista TTG Italia a Michael O'Leary

"Non temete, al di là delle strategie comuni sul fronte normativo, continueremo a scannarci come cani e gatti". Non lascia spazio a dubbi Michael O'Leary, ceo di Ryanair, nel mettere a tacere - almeno per il momento - le ipotesi che, nei giorni scorsi, davano per possibili eventuali azioni commerciali tra vettori low cost e major, dopo il lancio dell'associazione Airlines4Europe.

Del resto non è nel suo stile, usare mezzi termini: "Il business è business per tutti, ognuno di noi continuerà a fare il proprio mestiere" dice a TTG Italia il numero uno della low cost irlandese a margine della conferenza stampa di lancio di A4E.

Pronti a cambiare: feederaggio e voli in connessione
Ma non esclude che un domani le cose possano cambiare: "Gli aerei sono mobili, li possiamo spostare dove più è redditizio. E se un domani una major volesse lavorare con noi, sarà la benvenuta. Noi siamo pronti".

Questo però significherebbe un cambiamento del modello di business di Ryanair? "No, siamo già cambiati abbastanza sinora" (e il riferimento è chiaramente al programma 'Always getting better', ndr).

Quindi, per il momento, nessuna ipotesi di voli in connessione nel network della low cost, nè di intese con l'acerrimo nemico easyJet: "Connessioni no - ribadisce -, ma feederaggio di altri che magari effettuano voli a lungo raggio sì". A condizione che "la gestione dei bagagli, la doppia emissione di carta d'imbarco e tutta questa serie di operazioni resti in carico al vettore principale".

Questione Puglia, rischia di saltare il banco
O'Leary parla molto chiaramente anche in merito alle polemiche che negli ultimi giorni hanno visto la low cost coinvolta sull'abbassamento degli impegni verso la Puglia, dopo la sospensione dei finanziamenti decisa dal governatore della regione Emiliano: "Esisteva un contratto siglato con gli aeroporti - ripercorre il manager -: se non viene onorato il contratto, a parer mio saltano tutti gli impegni".

E visto che "l'aereo è mobile", la possibilità a Ryanair di piazzare le macchine disimpegnate dalla Puglia altrove sembra che non manchi: "Solo negli ultimi giorni abbiamo esaminato le richieste che sono giunte da 35 aeroporti e potremmo aprire decine e decine di nuove destinazioni".

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