L'offensiva Ryanair: occhi puntati sui grandi hub

In principio fu Roma Fiumicino. Poi arrivò Milano Malpensa. Ora è la volta di Venezia Tessera. Ormai sembra deciso, Ryanair ha deciso di dare l’attacco agli scali principali d’Italia.
Dopo aver volato per anni su Roma Ciampino, il vettore guidato da Michael O’Leary alcune stagioni fa ha avviato le rotazioni sul Da Vinci di Roma: mantenendo attive buona parte delle operazioni sul secondo scalo della Capitale, ma affiancandovi le rotazioni dal main hub del Paese.

Operazione Malpensa
Quando poi si cominciò a parlare dell’ipotesi che la low cost dell’arpa gialla sarebbe sbarcata anche a Milano Malpensa, da affiancarsi al principale scalo di riferimento di Bergamo Orio al Serio per il vettore, fu tutto un susseguirsi di rumors che davano per imminenti anche le operazioni di feederaggio ai big player.

Dall’avvio delle operazioni avviate lo scorso mese di settembre, il tutto si è limitato a piazzare voli point to point in classico stile Ryanair, senza il lancio di grandi intese con i big player. Ma intanto i collegamenti in livrea bianca e blu decollano dal Terminal 1, quello su cui gravitano i big player del comparto full service.

La volta del Marco Polo di Venezia
Ora il piano d’attacco alla Penisola, mercato su cui Ryanair è il primo vettore, stando ai dati diffusi da Enac, con i suoi 29, 7 milioni di pax nel 2015 (7 milioni in più di quelli movimentati da Alitalia nel medesimo periodo) , tocca il Marco Polo di Venezia. Si tratta per ora di un solo volo, diretto a Bristol, ma la scalata agli hub principali è ormai cominciata.

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