Il commento del direttore
Remo Vangelista
La diminuzione della domanda per gli Stati Uniti, diretta conseguenza delle restrizioni di viaggio introdotte dal governo Trump, ha spinto Emirates a ridurre le frequenze di volo su alcune destinazioni americane.
Il taglio ha riguardato cinque delle 12 rotte che il vettore opera sugli Usa, con una riduzione delle frequenze nei collegamenti da Dubai alla volta di Boston, Fort Lauderdale, Los Angeles, Orlando e Seattle. Le modifiche dello schedule saranno applicate a partire dal primo maggio, data in cui il volo per Fort Lauderdale passerà da giornaliero a cinque volte la settimana, mentre a partire dal 23 maggio toccherà a quello per Orlando, ora giornaliero, che subirà la stessa riduzione. I doppi voli giornalieri per Boston e Seattle scenderanno a uno solo al giorno a partire da giugno; stessa sorte per il doppio volo su Los Angeles, che subirà un analogo taglio a partire da luglio.
Diverso il comportamento di Etihad Airways; il vettore basato ad Abu Dhabi ha infatti dichiarato di non aver registrato la stessa diminuzione della domanda per cui, allo stato attuale, non prevede cambiamenti di servizio sui voli verso gli Stati Uniti.
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