Alitalia verso il prestito ponte, cos’è e chi lo deve concedere

L’ipotesi del prestito ponte per garantire ad Alitalia la continuità aziendale ancora per 6 mesi si fa più vicina. Secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore, il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni avrebbe confermato l’intenzione di erogare una somma compresa tra i 300 e i 400 milioni di euro.

Ma il procedimento per il cosiddetto ‘prestito ponte’ è più complesso. Per concederlo, infatti, è necessario il parere favorevole della Commissione Europea. Ora, dunque, si apriranno le negoziazioni con Bruxelles per dare il via all’operazione.

Anche il lasso temporale di 6 mesi non è casuale: è infatti il tempo limite concesso dai regolamenti dell’Unione europea per il sostegno a un’azienda da parte dello Stato. In ogni caso, non si tratterebbe di un salvataggio: l’importo erogato, infatti, andrebbe comunque restituito nel breve termine.

Inoltre la Commissione Europea impone di non emettere prestiti a una medesima azienda a distanza di meno di 10 anni. Circostanza che, però, non si verificherebbe questa volta: l’ultimo prestito ponte, infatti, era stato concesso nel 2008 alla società Alitalia, che ad oggi non esiste più (in quanto il soggetto giuridico attuale ha il nome di Sai).

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