Alitalia, i commissarie il mistero di Lufthansa

A Lufthansa potrebbe piacere lo spezzatino. O forse no. Alle indiscrezioni di stampa comparse nelle scorse ore sull’interessamento dei tedeschi alla vendita di Alitalia ha fatto seguito, su domanda esplicita dell’Ansa, una secca smentita. Riassumibile in poche parole: il ceo Carsten Spohr ha già detto che Lufthansa non è interessata ad Alitalia e la situazione non è cambiata. A parlare è stato Michael Lamberty, portavoce del vettore tedesco.

Il ‘caso Lufthansa’ era scoppiato poche ore prima, quando Il Messaggero (ripreso poi da varie testate, tra cui wallstreetitalia.com) aveva riportato alcune indiscrezioni che vedevano Lufthansa interessata alla ‘terza soluzione’ del bando di vendita di Alitalia: quella che, per usare i termini utilizzati dal documenti stilato dai commissari, viene definita “cessione di complessi di beni e servizi”. Meglio nota come ‘spezzatino’, ovvero l’acquisto non della compagnia in blocco ma solo di asset mirati.

Rumors che arrivano da lontano
In realtà, il valzer tra Alitalia e Lufthansa si protrae ormai da tempo. In tempi assai meno sospetti (ovvero prima dell’arrivo dei commissari) la coppia era stata al centro di una serie di pettegolezzi di mercato. Che si erano poi conclusi con una dichiarazione di intenti da parte del ceo tedesco Carstern Spohr riguardante generiche ‘alleanze commerciali’; il manager, già lo scorso febbraio, aveva escluso un ingresso nell’azionariato di Alitalia.

Poi, la situazione è precipitata. E il vettore tricolore è passato nelle mani della triade dei commissari. Il nome di Lufthansa, visti i precedenti, è tornato alla ribalta. Costringendo l’uomo dei numeri di del colosso tedesco, ovvero il direttore finanziario Ulrik Svensson, a chiarire: “Lufthansa non ha alcuna intenzione di acquistare Alitalia”.

Colpi di scena
Ma, pochi giorni fa, il binomio è tornato alla ribalta. Il Messaggero è sceso nei particolari, fornendo anche dettagli sulle ipotetiche mosse di Lufthansa.

La verità arriverà il prossimo 5 giugno alle ore 18: il termine ultimo entro il quale i soggetti interessati dovranno presentare le manifestazioni di interesse per l'acquisto di Alitalia. Ma c’è un dettaglio in più: il bando, infatti, lascia praticamente carta bianca per quanto riguarda la formazione di cordate. Una flessibilità amplissima, che prevede la possibilità per i soggetti che avranno presentato i documenti entro la data stabilita di cercare partner anche tra coloro che, invece, si sono tenuti fuori dalla prima fase della gara.

In altri termini, non è detto che i soggetti che non si faranno vivi entro il 5 giugno non possano entrare in gioco in un secondo momento. Anche all’ultimo secondo. Una modalità che potrebbe riservare anche colpi di scena.

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