Alitalia, le 32 bustee il grande rischio dello ‘spezzatino’

Si moltiplicano le indiscrezioni intorno ai nomi noti o meno noti che si celano dietro le 32 buste con le manifestazioni di interesse che sono giunte sui tavoli dei commissari straordinari di Alitalia.

Se da una parte arrivano parziali conferme intorno a Ryanair, Delta, British Airways e Air France, tutti ‘nascosti’ dietro studi legali, insieme ad alcuni fondi speculativi, dall’altra sembra emergere un quadro molto temuto alla vigilia: nessuna delle proposte attuali sarebbe infatti orientata a un acquisto in blocco della compagnia, aprendo così lo scenario del cosiddetto ‘spezzatino’, che segnerebbe la fine di Alitalia.

Il caso Lufthansa
Un’ipotesi, questa, sulla quale si è espressa Lufthansa: secondo quanto riportato dal quotidiano La Stampa nell’edizione odierna, il ceo Carsten Spohr ha ribadito che il gruppo non è interessato a rilevare il vettore concorrente, come più volte ipotizzato in passato, ribadendo però che continuerà a guardare con molta attenzione alle opportunità che emergeranno: un riferimento neanche troppo velato agli aerei e agli slot, in particolare su Fiumicino e Linate.

La pista americana
Per quanto riguarda la pista americana che conduce a Delta, l’unico commento al momento è stato affidato a un portavoce, che ha spiegato che si sta monitorando con attenzione la situazione; da non escludere che nella partita possa essere coinvolta Air France come alleato di SkyTeam.

Ryanair e il feederaggio
Infine Ryanair: anche quest’ultima difficilmente punterebbe a un acquisto in blocco, ma resterebbe alla finestra per subentrare nel caso emerga qualche buona occasione. Per intanto conferma l’offerta di venti aerei pronti a entrare in campo nel caso di taglio voli e si dice pronta per il feederaggio sui voli long haul.

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