Il rilancio Mistral AirLinea regional alla prova

L’avevano annunciato e così è stato. Mistral Air è entrata nel vivo con il progetto di vettore di linea regional, affiancando al business cargo e charter un nuovo ramo di attività per diversificare il proprio modello.

La compagnia aerea delle Poste Italiane in queste settimane sta lanciando sul mercato una raffica di nuovi collegamenti, a dimostrazione del fatto che il progetto regional sta portando i propri frutti. L’operativo nel suo complesso include 50 rotte, operate da 17 aeroporti italiani. Ultimi in ordine di tempo, i servizi diretti sullo scalo di Olbia, che per la stagione summer collegheranno la meta al continente. Che si aggiungono all'offerta non solo per la Sardegna immessa dal vettore sul mercato da Ancona, Perugia, Pescara, Firenze, Napoli, Bari e Roma.

Direttrici Est-Ovest nel mirino
Cinque le destinazioni nel network da Olbia: Ancona, Bergamo, Parma, Pescara e Firenze, proprio il primo aeroporto da cui lo scorso mese di marzo prese il via il progetto regional.

Nel dettaglio, Mistral Air collega Olbia due volte la settimana con Ancona, Bergamo, Parma, Pescara. La città di Firenze, invece, è collegata per 6 volte alla settimana nel periodo di picco. I voli saranno operati con aeromobili ATR 72-500 da 68 posti della flotta di Mistral Air.

E le operazioni riconfermano l’intento di andare a coprire le direttrici Est-Ovest, come già aveva anticipato il direttore commerciale della compagnia Mark Camilleri a TTG Italia: “Il nostro è un modello ‘ibrido’ - spiegava il manager -, che si pone come la terza via tra le legacy più pure e i vettori charter, che va a coprire gli spazi di mercato attualmente non serviti, come le direttrici Est-Ovest, meno congestionate dei corridoi Nord-Sud”.

Progetti di investimento di lunga durata
I progetti dello scalo sardo già parlano dell’intenzione di consolidare gli investimenti di Mistral: “Per il futuro abbiamo l’obiettivo di confermare queste rotte anche nella stagione invernale – dice Mario Garau, routes development manager Geasar -, puntando sulla crescita turistica nei mesi di bassa stagione e sul traffico potenziale in uscita dall’isola”.

Tra le altre proposte che Mistral potrebbe pensare di portare avanti, anche l’ipotesi di collegare gli aeroporti sardi tra di loro. Un’idea annunciata solo qualche giorno fa dal vettore, che andrebbe a colmare l’attuale vuoto di mercato.

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