L'Alitalia di Del Torchiopiù vicina a Meridiana

Una corsa verso l’equilibrio finanziario. A tutti i costi. Il nuovo amministratore delegato di Alitalia Gabriele Del Torchio, ha una deadline ben precisa, che non può andare oltre il prossimo dicembre.

Otto mesi di fuoco per riportare il vettore di cui è alla guida con i conti vicini al nero, oppure l’alternativa potrebbe essere quella di dover svendere la compagnia. Magari con la fusione tra la stessa Alitalia e la nuova Meridiana.

A pochi giorni dall’insediamento di Del Torchio sulla poltrona di a.d. di Az, si delineano nuovi scenari per il trasporto aereo italiano. Se sinora il cavaliere bianco che potrebbe ridare ossigeno ai conti Alitalia veniva individuato nel suo socio di maggioranza, Air France-Klm, con qualche ipotesi che azzardava l’avvicinamento all’aerolinea italiana da parte di Etihad, un’analisi di Repubblica apre all’eventualità che l’Aga Khan possa diventare la chiave per la nascita di una nuova realtà nei cieli tricolore.

Il quotidiano ipotizza infatti che la fase di ristrutturazione avviata da Meridiana, che punta a ritornare al full service rimanendo incentrata sulla Sardegna e sul Mediterraneo, potrebbe portare a uno scambio azionario tra il vettore dell’Aga Khan e Az, per una scalata alla prima compagnia italiana in ottica low cost. Secondo la testata, i primi passi sul fronte finanziario sembrerebbero già fatti: il perfezionamento del riacquisto delle quote da parte di Akfed in ottica del delisting, con l’avvio del processo di ricapitalizzazione. Manovre che potrebbero aprire di fatto un varco per l’ingresso di un azionista forte, come quell’Etihad di cui negli scorsi mesi si è sentito tanto il nome.

Gli interessi degli investitori mediorientali sull’area sarda non sono ormai un mistero per nessuno, così come non lo sono le compartecipazioni azionarie in realtà aeree europee, da Air Berlin ad Aer Lingus, senza contare Jet Airways, Virgin Australia e Air Seychelles.

Tra l’altro, l’ipotetica unione tra Meridiana e Alitalia consentirebbe al nuovo vettore, in vista dell’Opensky che si completerà entro il 2015, di dotarsi di una maggiore forza contrattuale in una fase di trattative per ridiscutere i diritti di traffico verso il Mediterraneo e l’Europa centro-orientale.

Nel frattempo Alitalia deve concentrarsi sull’operazione contenimento costi. Sempre secondo quanto riporta Repubblica, l’unica soluzione per rafforzare i conti di Az sembrerebbe essere quella di cancellare i voli troppo vuoti e ridurre, quando serve, l’operatività. Prima di dover mettere mano al taglio della forza lavoro.

I dettagli di un primo restyling del piano industriale potrebbero arrivare a fine mese, quando Alitalia presenterà i conti del trimestre. In attesa di vedere se l’estate riuscirà a risollevare in qualche modo le sorti del trasporto aereo italiano.

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