Alitalia-EtihadIl giallo della lettera di Abu Dhabi

Si tinge sempre più di giallo il dossier del matrimonio tra Alitalia e Etihad.

Dopo le voci di ieri su una rottura unilaterale da parte di Abu Dhabi, insoddisfatta per la risposta alle condizioni poste sia da parte del Governo che da parte della stessa Az, nelle ultime ore si rincorrono le voci di parziale smentita E spunta la fantomatica lettera, inviata al management del vettore italiano: non una missiva di intenti, come tutti si aspettavano fino a qualche giorno fa, ma una puntualizzazione sulle richieste per la conclusione dell’affare. Molto più rigide e severe rispetto alle ipotesi precedenti.  

Secondo quanto riportato da Lastampa.it l’ultimatum riguarderebbe in primis i costi, e quindi una sforbiciata decisa alla forza lavoro attuale senza se e senza ma. Poi i debiti e i contenziosi in sospeso, per i quali Etihad non ha mai fatto mistero di pretendere una decisa revisione. Infine le questioni legate alle decisioni governative, come il ruolo di Linate e lo strapotere, da ridurre, delle low cost.

Tutto lascia prevedere ora che ogni decisione sia rimandata a dopo Pasqua, mentre da parte del Governo, per bocca del ministro Maurizio Lupi, si puntualizza che ora l’ultima parola spetta al management e che il Governo non può più intervenire, pur auspicando che l’intesa vada a buon fine. Nel corso della presentazione delle liste Ncd Lupi ha sottolineato che la risposta da Az sarebbe già arrivata e quanto emerso negli ultimi due giorni sarebbe causa di "qualcuno infastidito da questa alleanza strategica".

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