Noi premiamo il bottone. Voi fate il resto.

Ogni strumento della comunicazione ha una propria storia. E una propria evoluzione. La narrazione filmica è partita dai muti cortometraggi dei Lumière per volgere gradatamente al sonoro, poi al colore e infine alla produzione in crowdsourcing, cui si è piegato nientemeno che Gabriele Salvatores, premio Oscar, con il suo incantevole 'Italy in a day', abile operazione di ricucitura di anonimi videoscampoli sfociata in 75 minuti di proiezione co-prodotta da Ridley Scott, altro regista di specchiata fama.

Potrebbe questo significare che anche la narrazione turistica necessiti di una spolveratina? Gli investigatori del web ci segnalano che la successione di belle vedute - benché magistralmente realizzate -, condite dalle immancabili spruzzate di turisti arzillamente balzellanti, hanno ormai assai flebili speranze di visualizzazione e condivisione.

Vince chi si apre alla partecipazione: chi, prima ancora di accogliere i turisti nel proprio territorio o nel proprio albergo, apre il proprio spazio variamente virtuale agli utenti di buona volontà.

E se con questo state pensando di far girare ai clienti qualche filmato sulle bellezze dei vostri territori o delle vostre strutture per poi metterlo in rete, siete alla preistoria.

Disney sta collezionando milioni di views giornaliere non illustrando i pregi dei propri giocattoli, bensì con i filmati di unboxing, quelli dove i giochi vengono scartati. Nel turismo tutto ciò potrebbe ad esempio tradursi in aperture di confezioni di prodotti enogastronomici o artigianali del territorio (e attenzione agli effetti sonori, che stanno diventando importantissimi!).

Giallo Zafferano ha creato una web serie itinerante con ospiti che raccontano viaggiando in auto le proprie esperienze culinarie. Lisbona ha ideato semafori musicali interattivi che, opportunamente brandizzati, potrebbero essere sfruttati per richiamare l’attenzione su eventi cittadini/territoriali sui temi della danza o della musica.

Insomma, di idee in circolazione ce ne sono moltissime. Non tutte esilaranti, si intende. Quello che conta è la strategia che sta a monte, ovvero: noi ti diamo le tecnologie e tu - turista - ci metti la creatività, la voglia di partecipare, quella che dimostri ogni giorno manifestandoti in multiforme guisa sui social.

“Voi premete il bottone, noi facciamo il resto”, diceva Kodak. Ma era oltre un secolo fa. Ora tecnologie e bottoni sono tornati in mano alle aziende, che li mettono a disposizione. Il resto, però, è compito degli utenti.

Twitter @paolaviron

Ti è piaciuta questa notizia?
Condividi questo articolo
Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana
Più lette
Oggi
Settimana