Ernst Knam: da Bake Off Italia a re del cioccolato, il pasticcere viaggiatore

È nato a Tettnang, sulle sponde del lago di Costanza in Germania, ma è in Italia che ha trovato il successo: Ernst Knam, a dispetto del suo accento teutonico, si occupa di una delle professioni più dolci del mondo.

Milanese d'adozione, dopo aver lavorato in diversi ristoranti stellati all'estero, è arrivato all'ombra della Madonnina nel 1989 come Maestro Pasticcere nella brigata di Gualtiero Marchesi, patron della cucina italiana e uno degli chef più conosciuti al mondo.

Ed è qui, in via Anfossi 10, che apre la sua prima pasticceria, diventata in breve tempo il punto di riferimento dell'arte dolciaria italiana anche grazie ai suoi abbinamenti fuori dal comune. Un successo che gli spalanca le porte della televisione: nel 2012 Ernst Knam è il protagonista su Real Time della trasmissione 'Il re del cioccolato', titolo onorifico che ormai gli si è cucito addosso. L'anno successivo entra a far parte della squadra di giudici di 'Bake Off Italia', con Benedetta Parodi e Clelia d'Onofrio e intanto pubblica libri, riceve premi e onorificenze, finché viene nominato 'chef ambassador' per Expo 2015 accanto a Carlo Cracco e Pietro Leeman.

Oggi Ernst Knam ha appena inaugurato la sua scuola di cucina Knam Experience Cooking Class, proprio accanto ai locali della storica pasticceria. E continua a viaggiare, per lavoro e piacere.

Avrà voglia di vacanze, dopo tanto lavoro. Come si organizza di solito?
Se decido per un viaggio lungo vado nella mia agenzia di fiducia e mi affido a loro, gli lascio fare tutto. Invece nel caso di viaggi brevi mi organizzo da solo con il mio staff.

Magari usando Airbnb, Tripadvisor, Expedia e altri servizi del genere?
In realtà, quando devo prenotare un albergo normalmente chiedo all'agenzia oppure torno in un hotel dove sono già stato e che quindi conosco bene. E per quanto riguarda dove mangiare, beh, quando scelgo un ristorante stellato per una serata speciale ho già in mente da chi andare: in fondo questo è il mio campo e nel settore ci conosciamo un po' tutti.

Cosa porta con sé in valigia?
Piuttosto cosa non porto: il cellulare rimane a casa, altrimenti non è più un viaggio di piacere. Direi che i servizi high tech, in questo caso, per me non sono indispensabili.

Cos'è fondamentale invece?
Sicuramente avere la possibilità di assaggiare la cucina locale.

Quando invece si sposta per lavoro, quali sono i servizi che apprezza di più?
Un viaggio tranquillo, che sia in aereo o in treno, e possibilmente avere l'hotel vicino al posto di lavoro, per non sprecare troppo tempo.

C'è un luogo che ancora non ha visto e dove sogna di andare?
Nella mia vita ho visto tantissimi posti e viaggiato per molti Paesi. Ma il viaggio che non ho ancora fatto, e che prima o poi farò, è all'isola di Okinawa in Giappone.

Ti è piaciuta questa notizia?
Condividi questo articolo
Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana
Più lette
Oggi
Settimana