Spagna e Italia al top. Ma da ottobre tocca (ri)vendere il Mar Rosso

Italia e Spagna han salvato la stagione di molte agenzie. Con Egitto e Grecia che arrancano, Turchia e Tunisia dimenticate o quasi, il boom del Belpaese era scontato.

"L'Italia mi ha sorpreso nelle vendite. Sardegna e Sicilia sono la sicurezza, ma aver stravenduto altre zone un tempo poco battute ha fatto la differenza" certifica Ezio Birondi di Last Minute Tour, intervistato da questa testata.

Va bene, l'Italia tira e i numeri di Expo lo confermano, ma due fattori giocano a sfavore delle agenzie: trattasi di un prodotto in larga misura disintermediato e da ottobre a maggio si vendono solo le città d'arte. Idem per la Spagna mediterranea, che in autunno si svuota.

Da ottobre cosa venderemo, allora? Né l'una né l'altra. Anche perché le Canarie restano una destinazione non vicina e non economica. Certo, le crociere, che ormai sono il prodotto con la stagionalità più lunga. Ma poi torniamo sempre lì: come pacchetti, il Mar Rosso rimane la destinazione principe per chi non può permettersi le Maldive o i Caraibi. Lo scriviamo da tempo e non ci sono alternative.

I problemi restano gli stessi: alcune destinazioni tengono (Marsa Alam), altre arretrano (Sharm el Sheikh); i prezzi sono ballerini e i margini (molto) spesso ridotti all'osso; il clima (non meteorologico) lo conosciamo tutti.

"I fari su questa destinazione si sono spenti" osserva Birondi. Ha ragione, tocca riaccenderli. Più per necessità che per convinzione.

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