La crisi si è portata via anche i sogni

Quando il cliente entra in agenzia, si accomoda al banco e dice “beh, quest’anno vorrei andare in Namibia, me ne hanno parlato bene…”, toccherebbe stappare una bottiglia seduta stante.

E quando, oltre a voler andare in Namibia, aggiunge “senta, ho fatto un giro su internet, ma la destinazione mi sembra complicata, mi fido di lei, cosa mi consiglia?”, non c’è da stupirsi se al banconista spuntano due lacrimoni di commozione.

La crisi si è portata via anche i sogni dei clienti. Quelli che una volta entravano in agenzia perché, dopo tanti anni alle Canarie, avevano sentito parlare di un certo Sharm El Sheikh. Quelli che scoprivano che, dopo tanti villaggi in Italia, potevano permettersi una vacanza al Club Dominicus. Quelli che prima decidevano dove andare, anche grazie ai consigli dell’agente di fiducia, poi chiedevano quanto costasse e con rammarico ammettessero “beh, quest’anno non ce lo possiamo permettere, ma l’anno prossimo stia tranquillo che ci andiamo…”. E ci andavano sul serio.

Il prezzo domina, per 20 euro a testa una famiglia è disposta a tradire l’agenzia con la quale ha viaggiato per anni, ci sono colleghi che espongono in vetrina cartelli tipo “portateci un preventivo, noi garantiamo di farvelo più basso”. Incredibile, ma vero.

Passerà, passerà anche questa. E spunteranno i nuovi Gianfranco Mainardi, Franco Rosso e Bruno Colombo, che tanti luoghi stupendi hanno fatto conoscere agli italiani. Prima i sogni, poi il denaro.

Ti è piaciuta questa notizia?
Condividi questo articolo
Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana
Più lette
Oggi
Settimana