Cosa ca...spita vendiamo in agenzia, quest'inverno?!

Vabbè, l'estate è andata. L'Egitto ha massacrato, per la seconda stagione consecutiva, i conti delle agenzie e - anche peggio - quelli dei t.o. monoprodotto o quasi.

Chi ha trovato posto (sui voli, in hotel non c'erano problemi) ha riprotetto i propri clienti in Grecia o alle Baleari. Molti agenti ci hanno pure rimesso di tasca propria tasse d'iscrizione e assicurazioni, trattenute dai t.o. ai clienti, quindi meglio non pensare ai margini...

Ma Grecia e Baleari sono stagionali come l'Italia, e l'inverno è imminente.

Il Mar Rosso non è sostituibile. Il suo rapporto qualità/prezzo non ha paragoni. Ho provato a citare le Canarie o Capo Verde a un paio di colleghi esperti e mi hanno praticamente riso in faccia. "Seeee, le Canarie andavano ai tempi di Alpitour ahi ahi ahi, Capo Verde ci vai una volta e ti basta per la vita..".

Kenya e Zanzibar? "Lontane, e poi la storia delle vaccinazioni". Cuba e S.Domingo? "Roba da ricchi". Maldive? "Peggio mi sento, ormai patrimonio di russi e cinesi (ricchi)". Dubai e dintorni? "Ecco, magari qualcosa, sempre che i prezzi rimangano quelli...".

I cataloghi non escono, i t.o. non si esprimono, i network non sanno che pesci pigliare.

Una soluzione ci sarebbe. È quella adottata dai contadini della Borgogna nei freddi inverni del 1840: "Una volta riposti gli attrezzi da lavoro, quegli uomini vigorosi trascorrevano le giornate a letto, stringendosi l'un l'altro per tenersi caldi e mangiare di meno. Praticamente si ibernavano...".

Ecco, cari colleghi, iberniamoci tutti. In agenzia, al calduccio, le coperte stese sopra gli inutili pc. Stringiamoci forte e aspettiamo la primavera. Ha da passa' 'a nuttata.

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