Fare network al Sud: eh no, non è la stessa cosa che al Nord

I network di agenzie, dopo aver vissuto un decennio alla grande (da GiraMondo a Bluvacanze) sono in crisi. Di identità, di modello di business, ma - soprattutto - di fiducia da parte delle agenzie. Si, vabbè, oltre l’80% delle agenzie di viaggi italiane sono aggregate a qualcuna delle 81 reti che il sottoscritto - con pazienza meritevole di miglior causa - ha censito a fine 2013.

Ma se chiedete a 10 agenti, lettori di questo blog, se sono VERAMENTE soddisfatti del rapporto col network di appartenenza, 8 vi rispondono da così così a poco a nulla. Non era così, solo qualche anno fa, e non è colpa solo della crisi.

I motivi sono tanti, qualcuno l’ho già descritto su Whatsup, ma oggi ne voglio affrontare un altro. Eh no, cari colleghi, affiliare agenzie e gestire una rete al centro-sud è molto (molto) diverso che al nord. Perché diverse sono le relazioni tra i manager del network e i titolari dell’agenzia, perché diversi sono i servizi richiesti, perché diverso è il modo di affrontare il cliente finale.

Cito solo due casi che rendono bene l’idea. Giuseppe Ambrosino è titolare di Aladino Viaggi di Napoli e socio fondatore, con altri 3 colleghi, di Via con Noi, joint-venture al 50% con Robintur, che fa parte della Coop, colosso della distribuzione organizzata: “Siamo una rete nata a Napoli e molto radicata al sud” racconta Ambrosino “Abbiamo attitudini e relazioni commerciali nostre, alla quale la capofila bolognese ha affidato crescenti responsabilità, per tutte le agenzie Robintur e non solo per quelle da Napoli in giù”. In questo caso è stato vincente il rapporto alla pari tra Robintur e Via con Noi, e la scelta di collocare la testa di ponte verso il sud, inteso non solo come la Campania, a Napoli.

“A noi tocca anche un lavoro di alfabetizzazione delle agenzie” racconta Matteo Equestre, titolare di E.T. Network di San Severo, in provincia di Foggia, che non a caso è (anche) insegnate di ruolo nella scuola “Alfabetizzazione dei colleghi agenti, e pure dei clienti. Perché qui termini come aip (l’associazione in partecipazione, stile Bluvacanze - ndr) sono sconosciuti: agli avvocati cui le agenzie si rivolgono, soprattutto. Perché qui tutti usano gli smartphone, ma a prenotare un viaggio sul telefonino non ci pensa nessuno. Siamo pugliesi, in Puglia affiliamo la maggioranza delle agenzie (oltre 100, quelle che aderiscono a E.T. Network) e conosciamo a menadito i bisogni di agenti e viaggiatori della nostra regione”.

Ambrosino ha scelto di lavorare coi bolognesi, Equestre difende a spada tratta la sua “pugliesità”. E quando il promotore di una rete nordica, con accento bergamasco e cravattone d’ordinanza, entra in un’agenzia di Barcellona Pozzo di Gotto (ME), butta male.

Ti è piaciuta questa notizia?
Condividi questo articolo
Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana
Più lette
Oggi
Settimana