Il commento del direttore
Remo Vangelista
Se si vuole rinnovare il passaporto a Padova il primo appuntamento disponibile è a febbraio 2023. A Grosseto bisogna aspettare fino a marzo. Le questure italiane sono ancora in affanno e i tempi lenti della burocrazia incidono negativamente sulle prenotazioni della stagione invernale delle agenzie di viaggi, già colpite da due anni di pandemia e dai rincari dei prezzi in tutti i settori.
“I tempi ordinari - conferma Gabriella Aires, presidente Fiavet Piemonte, - sono di quattro o cinque mesi tra presentazione della documentazione e rilascio del passaporto vero e proprio. In casi straordinari è possibile attivare una procedura di emergenza, ma è chiaro che è una problematica che ha un impatto pesante sul nostro lavoro, perché non ci consente di realizzare il fatturato che invece potremmo fare con i viaggi invernali”.
Che a pagare un prezzo troppo alto siano proprio le agenzie lo pensa anche Giancarlo Reverenna, presidente Fiavet Veneto: “I tempi biblici della burocrazia stanno pregiudicando una parte significativa delle prenotazioni dell’inverno. Sono mesi che chiediamo alle istituzioni procedure alternative per accelerare le pratiche o di avere un interlocutore con cui interfacciarsi, ma, finora, abbiamo sempre trovato un muro di gomma”.
Che il rischio di non riuscire a concretizzare le pratiche sia alla fine concreto lo pensa Cinzia Chiaramonti, vicepresidente Fiavet Toscana: “Ho clienti intenzionati a partire a Natale, che si sono mossi adesso e che dovrebbero riuscire a farcela in tempo utile. Non sono tempi lunghissimi rispetto ad altre realtà, ma è chiaro che non avere tempistiche certe o l’assicurazione che tutto proceda senza intoppi, è un qualcosa che genera panico e stress”.
Parla di una situazione difficile anche Giordano Nobile, presidente Fiavet Lombardia: “Se nei centri più piccoli la pratica può richiedere due mesi, nelle città più grandi il calendario offre le prime disponibilità per la presentazione della documentazione solo a distanza di quattro o cinque mesi. Fortunatamente non ho avuto clienti che hanno rinunciato a partire, ma a volte hanno dovuto fare salti mortali per ottenere il passaporto in tempo utile”.
Fa un confronto con il pre-Covid Federico Tagliolini, presidente di Fiavet Umbria: “Se prima era possibile programmare un viaggio anche a distanza di un mese dalla partenza, oggi non è più possibile fare piani. È un disagio che sta pesando sulle prenotazioni lungo raggio, ma anche sulle crociere in Europa, quando gli itinerari prevedono la navigazione in acque extra Ue”.