- 08/11/2018 18:20
Viaggi, il futuro in 5 puntiLa profezia di Travelport
La vendita dei viaggi cambierà presto. O meglio, sta già cambiando. La tecnologia ha ormai pervaso tutte le fasi dell’acquisto, senza distinzione tra canali online e offline. La mutazione è in atto e, tra non molto tempo, l’esperienza di viaggio sarà completamente diversa; e questo per 5 motivi, riconducibili ad altrettante innovazioni. Mike Croucher, chief architect di Travelport, ha raccontato la rivoluzione digitale dei viaggi alla platea di oltre 200 business leader che hanno preso parte a Travelport Live.
Il manager è partito da un’idea di base: “L’intera nozione di ciò che i viaggiatori iperconnessi di oggi vogliono e apprezzano è cambiata”. L’avanzata di business model come quelli di Uber e Airbnb lo dimostra: il prezzo ha ancora una sua importanza, ma l’esperienza, anche quella di acquisto. Ma questo non vuol dire che la vendita offline debba restare fuori dai giochi: ci sono 5 tecnologie che stanno lavorando per offrire “più di un semplice viaggio”. E che possono permettere il passaggio a una “distribuzione 4.0”, la nuova era della vendita dei viaggi.
1 - L’Internet of Things
Ormai non solo le persone sono connesse al web, ma anche gli oggetti: è l’Internet of Things. Una rivoluzione che si sta affermando rapidamente, visto che le previsioni sono di 26,6 miliardi di dispositivi connessi a livello mondiale entro il prossimo anno. Un’opportunità enorme per il turismo: la connessione permanente potrebbe consentire al viaggiatore di impostare la temperatura della camera d’albergo prima ancora di arrivarci, o prenotare il servizio in camera. O ancora avere informazioni in tempo reale sullo stato di un volo.
2 - Mobile
“Il 33Þi viaggiatori - spiega Croucher - prenota i propri viaggi su un dispositivo mobile; inoltre il 62% afferma che le carte d’imbarco digitali e gli e-ticket rendono il viaggio molto più semplice”. Lo smartphone ormai, spiega il manager, è un compagno di viaggio personale. Che può anche personalizzare le offerte e i servizi. Ma, per farlo al meglio, ha bisogno di qualcos’altro: la terza tecnologia di questo elenco.
3 - Intelligenza artificiale
Croucher non esita a definire l’intelligenza artificiale come il “golden ticket” in grado di aprire le porte dell’esperienza personalizzata. Soprattutto perché è in grado di predire e ‘indovinare’ le esigenze dell’utente. Per le imprese, significa smettere di essere reattivi e iniziare ad essere proattivi, suggerendo al cliente il momento migliore per prenotare un viaggio, un hotel o un volo.
4 - Big Data
L’analisi predittiva ha però bisogno di qualcos’altro: una grande mole di dati. Ovvero, i famosi big data. Una buona notizia, dal momento che “secondo Ibm, il 90% di tutti i dati è stato creato negli ultimi due anni”. Ciò che serve è l’accesso alle informazioni e una grande potenza di calcolo per poterli elaborare. E iniziare a intuire le mosse dei viaggiatori prima dei viaggiatori stessi.
5 - Cloud Computing
Anche l’ultimo punto è strettamente connesso ai precedenti: le grandi quantità di dati devono essere accessibili. E questo è possibile con il cloud computing, ovvero “la colla che tiene insieme il settore dei viaggi”, come la definisce Croucher, perché consente di spostare dati e contenuti con facilità.