Registratore di cassa:il rischio per le agenzie

Ancora luglio, ancora in piena alta stagione. La nuova tegola che potrebbe arrivare sulla testa delle agenzie di viaggi non riguarda solo il turismo, ma per chi vende viaggi potrebbe rappresentare un bel grattacapo. E che ha un nome preciso: registratore di cassa.

La legge di bilancio dello scorso anno, infatti, prevede che “dal primo di luglio i soggetti con un fatturato sopra i 400mila euro non possano più emettere ricevute”, spiega Giulio Benedetti, commercialista esperto nel settore turistico. E dal primo gennaio prossimo, sempre stando alla legge, toccherà anche a chi resta sotto la soglia.

Questo significa, in altri termini, che per le agenzie di viaggi si aprono due strade: o emettere fattura elettronica per tutti gli importi (anche per quelli di poche decine di euro, come le fee per l’emissione dei biglietti), oppure dotarsi di registratore di cassa.

I ‘corrispettivi telematici’
Ma in realtà, nella questione, ci sono anche altri risvolti: “Nel testo di legge si parla genericamente di ‘corrispettivi telematici’ - prosegue Benedetti - e non  vengono menzionati i registratori di cassa”. Questo, dunque, aprirebbe la porta anche ad altre soluzioni. In sostanza, vengono abolite le ricevute. Ma l’alternativa potrebbe essere ancora da decidere.

“Inoltre è probabile che arrivi una proroga - prosegue il commercialista -. E ancora, bisogna vedere i risultati che darà la fatturazione elettronica”. Da questo potrebbero dipendere eventuali decisioni sull’estensione della trasmissione telematica a tutti gli importi, anche quelli non legati a fatture.

Comunque per le agenzie di viaggi, allo stato attuale delle cose, potrebbe profilarsi una nuova spesa: quella per l’eventuale registratore di cassa, che ad oggi sembra l’unica strada percorribile (al di fuori della fatturazione anche per i piccoli importi). In ballo, però, c’è anche un contributo sotto forma di credito di imposta. Che comunque difficilmente andrebbe a coprire l’intera spesa per l’adeguamento tecnologico.