- 29/09/2021 18:06
Apicella, Welcome:‘Segnale importante, ma tanta strada ancora da percorrere’
“Un primo obiettivo è stato raggiunto, e si tratta di un segnale importante per le agenzie, in grado di ridare un minimo di prospettiva sul futuro. Ma non è riaprendo qualche destinazione, peraltro vincolata a rigidi protocolli di ingresso e permanenza, che si risolve il problema del turismo organizzato”. Non usa mezzi termini Adriano Apicella (nella foto), amministratore delegato di Welcome Travel Group, nel ribadire che il lavoro è ancora lungo e che per vedere i primi numeri ci vorranno ancora mesi.
“Bisogna lavorare sul protocollo connesso alle riaperture, molto rigido e ancora da definire nei dettagli. Per l’inverno la speranza è quella di riuscire a lavorare almeno sulle mete riaperte, aggiungendo le crociere e magari gli Stati Uniti. L’obiettivo è quello di rimettere in moto la macchina del long haul, con particolare riferimento ai viaggi di nozze, che vanno a incidere pesantemente sui conti delle agenzie. Solo in questo modo si riuscirà a riscattare parte dei voucher emessi dalle agenzie e non ancora consumati”.
Già, i voucher, altro capitolo ancora aperto: “Ritengo che un’ulteriore proroga della scadenza non sia la soluzione al problema. A livello di mercato globale, il 40-45% dei voucher emessi non è ancora stato utilizzato. Un problema rilevante, specie per le agenzie più piccole che magari non hanno accantonato un fondo per risarcire il cliente. Per questo penso che vadano introdotte misure a sostegno della liquidità, consentendo alle adv di ricevere un finanziamento bancario garantito dallo Stato. La banca stessa rimborserà il cliente e l’agenzia rifonderà alla banca in dieci anni il credito ottenuto.
Come se non bastasse, “Per la maggior parte delle aziende la fine di ottobre segna anche la fine della cassa integrazione. E i ristori fino ad ora erogati sono assolutamente insufficienti a rimettere in pista attività che, nel migliore dei casi, torneranno a produrre i volumi del 2019 solo nel 2024”.
Una situazione quindi ancora molto complessa, che richiede un intervento immediato dello Stato per dare garanzie a operatori e adv in un momento in cui i conti economici delle aziende sono tutti in rosso. “Il Governo deve intervenire e dare garanzie precise affinché operatori e agenzie continuino ad avere accesso al credito e agli strumenti di lavoro. Occorre rivedere i criteri di valutazione dei bilanci delle aziende che lavorano nel turismo, piegate da quasi due anni di inattività”.