- 09/12/2021 16:30
Turismo scolastico ancora fermo, le richieste delle agenzie
Domina ancora l'incertezza nel settore dei viaggi d'istruzione. Anche quest'anno, a causa del mancato rientro della pandemia e dell'insorgere della nuova variante Omicron, le oltre mille agenzie italiane specializzate nel settore education rischiano di rimanere ferme.
"Ci sono ancora troppi ostacoli alla ripartenza. Per esempio - spiega Fabio Benedetti, titolare dell'omonima agenzia di Frosinone e delegato nazionale Turismo scolastico Fiavet - gli istituti scolastici, per questioni di privacy, non possono sapere quanti ragazzi sono vaccinati e quanti no, mentre le nuove regole del ministero del Salute impongono che in stanza la distanza tra i letti non possa essere inferiore ai due metri. Se non si trovano nuove regole, per la terza stagione le aziende rischiano ancora la paralisi".
Confronto con il Miur
Le agenzie vogliono ripartire, ma per farlo chiedono di confrontarsi con il Miur e di uscire dalla logica degli appalti pubblici. "Il turismo scolastico - sottolinea Giuseppe Ciminnisi, titolare della Platani Travel di San Giovanni Gemini, in provincia di Agrigento - non può essere regolato dal codice degli appalti che ci obbliga a procedure farraginose per partecipare ai bandi. Senza contare - aggiunge - le condizioni non conformi contenute nei contratti come il divieto di subappaltare i servizi, l'obbligo di fideiussione o la pretesa di bloccare i prezzi per 120 giorni".
I soggiorni linguistici
Magre prospettive anche per chi organizza soggiorni linguistici all'estero. "Dal 2020 la Farnesina scoraggia di viaggiare se non per motivi necessari e questo - evidenzia Ketty Mangoni, alla guida della Holidays Emipire di Roma - sta di fatto bloccando gli istituti dal promuovere soggiorni studio. Abbiamo cercato di organizzarci per corsi online, ma spesso le scuole non sono attrezzate e anche a casa, con i genitori in smart working, non è sempre facile avere computer disponibili".