- 22/05/2023 08:59
La missione del Gruppo L'Astrolabio: far rinascere le agenzie con il web
Editore nel settore della carta stampata, esperto di digital marketing e soprattutto amante delle sfide e di tutto ciò che è innovativo. Andrea Barbieri non nasce agente di viaggi, ma molte evoluzioni e traiettorie del mondo del travel le ha intuite e cavalcate in anticipo.
General manager del Gruppo L’Astrolabio - realtà che affonda le radici nel tour operator specializzato in viaggi studio di Chiariva, una delle prime agenzie di viaggi italiane -, Barbieri ha sempre creduto nella tecnologia: “Nel ‘94 è stato vedendo i server della Apple di Milano che ho scoperto internet e capito che qualcosa di grande avrebbe cambiato il mondo della carta stampata, e non solo. È stato allora che mi sono subito lanciato nella creazione di riviste e siti online, scontrandomi spesso con la diffidenza di chi non credeva che questo fosse il futuro”.
Gli inizi
L’entrata nel mondo dei viaggi coincide con quel periodo: “All’inizio ero solo un fornitore di servizi per la Chiariva della famiglia Aronson; ne avevo anche progettato il primo sito internet nel ’97”. L’Astrolabio viene rilevato una trentina di anni fa e da allora, spiega Barbieri, “ha fatto viaggiare all’estero circa 150mila studenti, con tante insegnanti partite con noi quando erano bambine e che oggi accompagnano intere classi”.
Ma la traiettoria dell’operatore finisce per avere risvolti inaspettati con la pandemia: “All’interno del tour operator c’è sempre stata un’agenzia di viaggi in via Monterosa, zona City Life, che fino al 2020 si occupava di gestire la parte operativa dei viaggi studio, poi - racconta Barbieri - è arrivato il Covid ed è allora che abbiamo capito che davanti a noi si stavano aprendo delle opportunità nuove”.
La crescita
Arrivano così le acquisizioni di due agenzie di viaggi storiche di Milano, tutte in centro: “Nel 2021 abbiamo rilevato un’agenzia che stava chiudendo, la Superviaggi, l’abbiamo rilanciata e poco più tardi è arrivato un altro punto vendita, la 5 Giornate. In pochi mesi siamo riusciti ad acquisire tanti clienti rimasti orfani di altre agenzie, triplicando solo nell’ultimo anno il giro d’affari”.
Ma come? “Sono prima di tutto un consulente di digital marketing e produco personalmente i contenuti per il web e li indicizzo per i motori di ricerca. Ecco perché. quando digiti ‘agenzia viaggi Milano’ su Google, tre risultati su dieci sono relativi ai nostri punti vendita. Questo vuol dire che siamo riusciti ad aumentarne enormemente la visibilità online. Siti con pochissimi accessi, li abbiamo trasformati in piattaforme da 40 mila accessi al mese, che oggi riescono a fare up e cross selling”.
Le prospettive
Un percorso di crescita su cui il gruppo, oggi per il 67% di proprietà della famiglia Aronson e il 33% della famiglia Olivari, è intenzionato a investire ancora. “L’idea è quella di trovare altre agenzie del centro o in altri capoluoghi di provincia che vogliono fare il passaggio di proprietà e acquisirle, investire sulla loro digitalizzazione e proponendoci sul mercato come travel designer di fascia alto-spendente”.
Ma perché questo target? “Semplicemente perché - puntualizza Barbieri - è la fascia più esigente, che pochi competitor sono in grado di gestire. Quella formata da over 60 che hanno bisogno di un interlocutore esperto, ma anche la fascia di clienti tra i 35 e i 55 anni d’età, mediamente digitalizzata, che comincia ad avere disponibilità economica ma sempre meno tempo per programmare viaggi. E lì che entriamo in gioco noi con la nostra consulenza”.