- 18/07/2023 12:00
Affitti brevi, sale il consenso: da Halldis tutte le cifre dell'exploit
“Gli affitti brevi si confermano trainanti, oltre che per la prima parte dell’anno, anche per questa estate”. Vincenzo Cella (nella foto), general manager Halldis, commenta così le cifre dell’andamento 2023, che restituiscono un’immagine di grande crescita anche rispetto al 2022.
Dall’analisi dei dati relativi a oltre 1.200 proprietà tra appartamenti, palazzi e ville, in più di 120 località italiane ed europee, emerge come le prenotazioni abbiano riportato un più 73% e le notti occupate un più 70%. Una tendenza positiva che, per il settore degli short rental, ribadisce la ripresa iniziata già nel 2022, quando sia le prenotazioni che le notti occupate avevano fatto registrare un più 300% rispetto al 2021, frenato dalle limitazioni agli spostamenti dovute all’emergenza pandemica.
Predominano gli stranieri
Gli italiani costituiscono il 31,5% degli arrivi, mentre il resto è diviso tra ospiti di altre nazioni europee, che pesano per oltre il 52%, dell’America del Nord per il 7% e i rimanenti da altri Paesi. In calo i turisti che giungono dall’Asia e dal Sud America, quasi azzerati quelli dalla Russia e dalla Ucraina.
Mentre nella prima parte dell’anno i flussi si sono concentrati sulle grandi città come Roma con il 21% degli arrivi, Milano (12%), Firenze (10%), Venezia (8%), durante l’estate sono le classiche mete di vacanza che pesano con un 30% di tutti gli arrivi, mentre la montagna vale per il 18%, il 12% per i laghi e la campagna, soprattutto Toscana.
Sale il valore pratica
Se la durata media della prenotazione risulta nel tempo quasi invariata, pari a otto-nove giorni, la disponibilità economica è notevolmente cresciuta. Infatti, se nel 2021 il valore medio di una prenotazione è stato di 976 euro con un costo giornaliero di 121 euro, nel 2022 il primo sale a 1.286 e il secondo a 145 euro. Nel 2023, poi, il valore medio della prenotazione è ulteriormente salito, arrivando a 1.516 euro, con un costo giornaliero attestatosi e 180 euro, in aumento del 24% rispetto al 2022.
“I nostri dati - aggiunge Michele Diamantini, ceo di Halldis - dimostrano che, nonostante il Covid, la guerra in Ucraina e la congiuntura economica, la gente continua a desiderare di viaggiare e torneremo presto ai livelli del 2019. Gli affitti brevi – aggiunge - faranno sempre più la loro parte se avranno un approccio innovativo e i fondi e gli operatori finanziari, focalizzati prevalentemente sul comparto alberghiero, continueranno a spostarsi, come sta avvenendo, anche sugli investimenti residenziali. Si tratta di operazioni lunghe, ma fra due o tre anni arriveranno sul mercato prodotti d’alta gamma, professionali e con servizi”.