- 20/11/2023 14:43
Fiavet sulla continuità: "Soddisfatti dell'indagine dell'Antitrust"
Fiavet Confcommercio saluta con favore l’indagine avviata dall’Antitrust sull'uso degli algoritmi di prezzo nel trasporto aereo passeggeri verso Sicilia e Sardegna.
“I collegamenti aerei verso le isole sono imprescindibili dal turismo e ad esso strettamente legati – afferma il presidente di Fiavet Giuseppe Ciminnisi (nella foto) – e il costo dei trasporti influenza l’andamento di una destinazione”.
In sede parlamentare Fiavet aveva fatto osservare le difficoltà nel gestire la biglietteria dei vettori aggiudicatisi i bandi della continuità territoriale verso Sicilia e Sardegna. Coordinare le prenotazioni presso i call center di questi vettori è molto difficile, quindi la federazione ha fatto richiesta di vendere le tariffe di continuità territoriale tramite gds.
Fiavet fa inoltre osservare che tutti gli isolani hanno diritto al trasporto in continuità territoriale, comprese le persone disabili, le guardia armate, i minori non accompagnati, gli animali domestici, mentre non tutte le compagnie offrono questi servizi. Allo stesso tempo, secondo Fiavet per i turisti dovrebbe essere fissato un tetto massimo di tariffa, perché questi spesso si trovano a pagare biglietti che costano molto di più di quelle dei residenti. Sarebbe anche auspicabile che chi si trova a viaggiare spesso per lavoro verso le isole possa godere di una tariffa quantomeno agevolata.
Un altro grave disagio che si è registrato per la continuità territoriale in Sardegna è quello che costringe i passeggeri della Regione, in caso di più voli consecutivi, a ritirare i bagagli e ripetere il check-in senza passare per i transiti, come avviene per qualunque altro passeggero delle Regioni italiane che debba, dopo lo scalo a Roma o a Milano, raggiungere altre destinazioni nazionali o internazionali. Allo stesso modo il bagaglio a mano e da stiva dovrebbe essere compreso nella tariffa del biglietto, altrimenti le compagnie in continuità territoriale operano come le low cost emettendo biglietteria a tariffa bassa, ma obbligando il passeggero ad acquistare uno spazio per il bagaglio che supera, il più delle volte, il costo di un biglietto aereo medio.
Infine Fiavet aveva già sollevato nel corso della sua audizione in parlamento la circostanza che Aeroitalia, per il rimborso delle tasse aeroportuali versate per l’acquisto di biglietteria in continuità territoriale, nel caso in cui i biglietti siano annullati, applica una tassa amministrativa di 30 euro “che appare iniqua e esorbitante”, soprattutto perché si tratta di tasse che non sarebbero esigibili in considerazione del fatto che il passeggero non ha volato.