- 19/02/2025 10:55
Il ritorno deiviaggi d’affariPolimi: ‘Il settoreè in buona salute’
Il settore del business travel è tornato a raggiungere i livelli pre pandemia, è sano, ma una serie di criticità internazionali ne faranno rallentare la crescita nel futuro. È questa in sintesi la fotografia del turismo di lavoro, fatta dall’Osservatorio Business Travel del Politecnico di Milano.
Stando ai dati, nel 2024 in Italia si sono effettuati oltre 31 mila viaggi d’affari, su un campione di aziende con almeno 10 dipendenti. Il dato è in crescita del 3% sul 2023, con una ripresa più accentuata dei viaggi in Europa e un calo invece di quelli internazionali.
“È un settore che si sta normalizzando. Continuerà a crescere del 2% l’anno circa, anche con discrete oscillazioni sia positive che negative” ha dichiarato Federica Russo, ricercatrice senior dell’Osservatorio.
Italia regina
Nello specifico i viaggi di lavoro in Italia rappresentano ancora il 70% del totale, con quasi 23 mila prenotazioni, in aumento del 3%, mentre quelli verso paesi europei sono il 20% circa del totale, in crescita del 4% sull’anno precedente. I viaggi extra europei calano invece del 3%. Il mercato nel suo complesso ha rappresentato un volume di affari di oltre 22 milioni di euro, con una spesa media per un viaggio aziendale di circa 710 euro.
Le aziende hanno speso di più per le trasferte in Italia, in media 390 euro rispetto ai 382 dell’anno prima, mentre per i viaggi all’estero la spesa media rimane invariata, a quota 2 mila euro circa a viaggio. “A far aumentare la spesa in Italia ha contribuito il costo dell’alloggio, mentre per l’estero il prezzo dei biglietti aerei e le tensioni internazionali continueranno a rimanere un freno alla crescita ancora per un po’”, ha concluso Russo.
I trend emergenti
Le aziende che devono far viaggiare i propri dipendenti sono sempre più attente ai costi, alla sostenibilità e usano sempre più l’IA. Sono questi I principali trend evidenziati dall’Osservatorio Business Travel del Polimi. Negli ultimi 3 anni il 55% delle aziende con più di 10 dipendenti ha acquistato biglietti e prenotato alberghi utilizzando pratiche per il contenimento dei costi. L’84% ha anticipato le prenotazioni per avere prezzi più bassi, una su due ha ridotto la classe di trasporto optando per formule economy e il 20% si affida a tool di intelligenza artificiale integrati. Di queste aziende addirittura il 43% non usa più personale per le prenotazioni, percentuale che nel 2022 era al 19%. Infine, l’attenzione alla sostenibilità. Il 70% delle aziende si dichiara favorevole a spendere un po’ di più per viaggi, purché certificati come sostenibili o che applichino programmi di compensazione ambientale.