- 17/04/2025 08:25
Pasqua e ponti in positivoL’Italia del turismo sorride
Pasqua a gonfie vele per il turismo italiano sia incoming che outgoing. È un coro positivo quello che si leva dai principali player del comparto in vista dei ponti di primavera, che quest’anno regalano anche la possibilità, complice un calendario particolarmente favorevole, di poter effettuare una vacanza di più giorni, non limitata al solo weekend.
“Anche per Pasqua, il turismo italiano conferma il suo buono stato di salute – dice il ministro del Turismo Daniela Santanché – ed è sempre più competitivo. Ce lo dicono anche i primi dati sulla Pasqua e sui ponti primaverili: fatturato da 130 milioni di euro per il settore ricettivo, un numero di arrivi aeroportuali esteri superiore a quello registrato da un competitor storico come la Francia, aree interne ancor più ricercate con il 70% di camere occupate. Stime e tendenze significative che lasciano intendere anche come le politiche e le attività di destagionalizzazione, diversificazione e sostenibilità attuate dal Ministero del Turismo, insieme a Regioni, associazioni e operatori, stiano improntando il comparto a uno sviluppo virtuoso e vincente. Roma, in particolare, con un +3% di arrivi rispetto alla scorsa Pasqua, è un po’ l’emblema dell’integrità dell’industria turistica italiana, in costante crescita”.
L’inbound
Sul fronte incoming si fa sentire Enit, che in un’analisi effettuata da Isnart per Unioncamere, evidenzia un’occupazione alberghiera del 60% in media e del 70% per le aree interne, con un fatturato stimato in circa 128 milioni di euro. “Le festività pasquali ed i prossimi ponti rappresentano un momento importante per il nostro Paese, meta di vacanzieri provenienti da tutto il mondo - commenta Ivana Jelinic, amministratore delegato Enit -. I numeri ci danno ragione, l’Italia continua a crescere nei diversi comparti del turismo. La nostra offerta è ricca e variegata, dobbiamo proseguire su questa strada per far conoscere sempre più le meraviglie del made in Italy”.
Fra i mercati internazionali principali per il periodo, spiccano Regno Unito, con una quota parte del 15,1%, Germania con il 10,3%, Stati Uniti con l’8,7%, Francia con l’8,8% e Spagna con il 7,7%.
Anche Federalberghi, nell’indagine realizzata da Tecnè, rilancia dati positivi, con 11,3 milioni di italiani in viaggio per Pasqua e altri 2,7 milioni che sfrutteranno la fortunata sequenza di festività - 25 aprile e Primo Maggio - per concedersi una fuga più lunga.
La grande mobilitazione genererà un giro di affari complessivo di 4,9 miliardi di euro. “Questa fotografia del movimento turistico dei nostri concittadini nei giorni di Pasqua va considerata un ottimo segnale di recupero, soprattutto in relazione alla performance del ‘trimestre bianco’, periodo legato alle settimane sulla neve durante il quale si era registrato un calo di presenze – dice il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca -. I risultati dell’indagine ci consentono di tornare ad essere ottimisti, a sentirci nuovamente ‘in quota’. Resta il fatto che l’aumento del costo della vita non può che essere ragione di preoccupazione per il nostro comparto: non dimentichiamo che, per tre vacanzieri su quattro, è stato proprio il problema degli aumenti ad influenzare le scelte di viaggio, spingendo la maggior parte di essi a ridurre le spese generali e la stessa durata della vacanza”.
Il fronte outgoing
Ricavi in crescita del 55% rispetto al 2024: è questo il dato più rilevante che emerge dai dati dei tour operator italiani di Astoi.
“Le prenotazioni per Pasqua e i ponti primaverili registrano un risultato molto positivo che testimonia come il desiderio di viaggiare resti forte nonostante le incertezze geopolitiche e il rallentamento economico – commenta Pier Ezhaya, presidente di Astoi -. Questo trend conferma anche la fiducia che il pubblico italiano ripone nel turismo organizzato, apprezzato per l’affidabilità, le garanzie e la qualità dei servizi offerti. Sempre più persone scelgono di prenotare con anticipo, consapevoli dei vantaggi economici e organizzativi che questa modalità permette. Le destinazioni più amate restano in linea con le stagioni precedenti, ma si segnalano importanti ritorni, come quello del Mar Rosso. Le premesse per l’estate sono altrettanto incoraggianti e si delinea un ottimismo solido e diffuso tra tutti gli associati”.