• 26/08/2024 11:49

Acampora: “Napolideve adeguarsiai nuovi millennial”

Sono sempre più giovani i turisti che scelgono Napoli per le loro vacanze e, nel futuro, lo saranno ancora di più. Serve, dunque, cambiare il modello di turismo per venire incontro alle loro esigenze. “Nel 2023 - spiega a repubblica.it Gianna Mazzarella, presidente della sezione Turismo di Confindustria Napoli - i turisti che rientrano tra i millennial a Napoli sono stati il 50% del totale, nel 2030 si prevede che saranno il 70%”.

“Bisogna adeguare i servizi - aggiunge Gino Acampora, vicepresidente di Fiavet in Campania -. È vero che i giovani rappresentano una nuova frontiera di mercato, ma stiamo esagerando con i prezzi, troppo alti, e rischiamo di perdere posizioni. Se parliamo, per esempio, dei millennial italiani il costo incide, molti non riescono a reggere questa bolla”. E fa un esempio concreto: “Se spendo 500 euro per una stanza non mi aspetto di fare l’esperienza terribile della Circumvesuviana per andare a Pompei. Alcuni turisti restano senza parole”. Poi non tornano più. “Non siamo di fronte agli inglesi di un tempo, che rivedevamo nello stesso albergo anche per 20 anni consecutivi”.

Marketing da rivedere

Tutto da rivedere anche per quanto riguarda il marketing: “Si sta riducendo - aggiunge Mazzarella - la fetta degli ultra 65, che per anni abbiamo ritenuto essere il target da inseguire”. I nati tra la metà degli anni ’80 e la metà degli anni ’90 prenotano soprattutto online, a volte addirittura alla vigilia della partenza, e scelgono spesso tour programmati per Capri o Sorrento, oltre ad affollare i locali notturni.

“Napoli è la città preferita dai millennial - insiste Mazzarella - e questo è il dato che ci permette di guardare con più ottimismo al futuro, al di là di numeri e percentuali. Per lo più parliamo di stranieri, anche con una buona capacità di spesa. Questo ci impone di cambiare il nostro modo di proporci. Serve un’industrializzazione del turismo, spingendo sulla leva digitale”.

Non c’è tempo da perdere: Ferragosto ha fatto segnare un calo di presenze che oscilla tra il 10 e il 15% rispetto al 2023, anche se i dati di settembre e ottobre segnano una ripresa del trend positivo. “Continuiamo ad essere, per fortuna, il sogno americano. Soprattutto da quando Capodichino ha introdotto voli diretti”.

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