• 19/02/2025 11:00

La scure di Trumpsui dipendenti Faa:400 i licenziati

Sono 400 i dipendenti della Faa che l’amministrazione Trump ha deciso di licenziare nell’ambito del piano di tagli alla spesa federale. I primi a essere presi di mira sono stati i lavoratori in prova, che a tarda notte hanno ricevuto una e-mail con la notifica del licenziamento come ha spiegato David Spero, presidente del sindacato Professional Aviation Safety Specialists.

Tra i lavoratori interessati a questa misura membri del personale assunto per la manutenzione dei radar, per il controllo dell’atterraggio e per il supporto alla navigazione, come ha spiegato un controllore del traffico aereo all’Associated Press. In un messaggio pubblicato su X il Segretario dei trasporti Sean Duffy ha affermato che “nessun controllore del traffico aereo e personale di sicurezza essenziale è stato licenziato”.

I rischi per la sicurezza

Un funzionario del Dipartimento dei trasporti ha detto che non sono stati licenziati dipendenti che svolgono funzioni di sicurezza essenziali. In una successiva richiesta di informazioni, tuttavia, la Faa ha dichiarato la necessità di verificare se i lavoratori del radar, dell’atterraggio e degli aiuti alla navigazione interessati siano considerati in grado di gestire funzioni di sicurezza essenziali. La National Air Traffic Controllers Association ha affermato che sta “analizzando l’effetto dei licenziamenti dei dipendenti sulla sicurezza aerea”.

Licenziati anche i dipendenti dei parchi

Ci potrebbero essere ripercussioni sul fronte della sicurezza pubblica anche nei parchi nazionali, per i quali l’amministrazione Trump ha deciso di licenziare mille dipendenti assunti a tempo pieno. La National Parks Conservation Association, un’organizzazione senza scopo di lucro con sede a Washington D.C., ha affermato che i tagli di personale “devasteranno il National Park System e lasceranno i parchi sotto organico, alle prese con decisioni difficili su orari di apertura, sicurezza pubblica e protezione delle risorse”.

La Npca ha riferito che il Dipartimento degli Interni non bloccherà le 5mila assunzioni stagionali previste, ma questo non basterà. “Consentire ai parchi di assumere personale stagionale è essenziale - dice a Travel Weekly la presidente e ceo della Npca Theresa Pierno -, ma i tagli di personale di questa portata avranno conseguenze devastanti per i parchi e le comunità”.

Preoccupa in particolar modo la situazione dei parchi più piccoli, che saranno costretti a chiudere i centri visitatori, “ma anche i parchi più grandi perderanno personale chiave, compresi gli operatori del trattamento delle acque reflue”.

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