• 29/07/2024 08:08

Disservizi aerei,un vademecumper i viaggiatori

Cosa ci spetta in caso di problemi legati a ritardi o cancellazione dei voli? In piena stagione di vacanze, ecco in breve tutte le cose da sapere e fare per veder tutelati i nostri diritti.

Cominciamo intanto col capire quando si ha diritto a un rimborso o a un risarcimento. Quest’ultimo, che è parziale rispetto a quanto sostenuto per l’acquisto del biglietto stesso, scatta a seguito di ritardi superiori a 3 ore, all’arrivo del volo a destinazione e non alla partenza.

In questi casi, come spiega la Guida ai Diritti dei Passeggeri di AirHelp, il regolamento europeo prevede 250 euro di rimborso per tratte sino a 1.500 km (in genere nazionali), 400 per tratte sino a 3.000 km e 600 euro per tutte le altre. Durante queste ore di ritardo si ha diritto a cibo e bevande o ad un letto nel caso il ritardo duri tutta la notte.

Risarcimento solo per ritardi superiori alle 3 ore

È comunque necessario conservare tutti gli scontrini e ricevute delle spese sostenute a causa del disservizio. La richiesta di risarcimento va fatta alla compagnia aerea, e si hanno fino due anni di tempo per richiederlo. Non si ha diritto a nulla, però, se il disservizio è causato da motivazioni non legate direttamente alla compagnia.

Anche in caso di perdita di una coincidenza si ha diritto allo stesso tipo di risarcimento, sempre però dopo le 3 ore di ritardo del volo d’origine.

In caso di annullamento del volo per overbooking, invece, si ha diritto o al rimborso totale del costo del biglietto, o ad una riprotezione su un volo di pari livello, sempre con il risarcimento delle eventuali spese sostenute per il disservizio.

Se ad essere persi sono stati i bagagli, bisogna recarsi immediatamente al desk della compagnia, ma soprattutto compilare e conservare il PIR, ovvero il Rapporto di Irregolarità Bagaglio.

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