- 23/12/2024 17:29
Iata, allarmesulla crescita“Ora toccaagli aeroporti”
La palla torna agli aeroporti e alla loro incapacità di soddisfare le richieste dei viaggiatori e delle compagnie aeree di conseguenza. È questa la teoria della Iata che, dopo avere certificato la rapida espansione del settore nell’anno in chiusura e le prospettive di un ulteriore aumento del traffico nei mesi a venire, fa emergere una criticità davanti alla quale i vettori possono solo alzare le mani: gli scali aeroportuali, o almeno un ingente numero di questi, non sono ormai più in grado di gestire il traffico in aumento e si rendono sempre più urgenti interventi per aumentare la capacità.
E per rispondere a questa situazione la Iata ha pubblicato un libro bianco che include proposte su come le normative sugli slot, si legge su traveldailynews, debbano incentivare gli aeroporti a generare più capacità dalle infrastrutture esistenti.
“L’unica cura per la capacità insufficiente è l’edilizia - spiega Nick Careen, svp operations, safety and securyty di Iata -. Ma fino a quando gli sforzi su larga scala, come la costruzione di nuove piste o terminal, rimarranno politicamente fuori portata in molte parti del mondo, dobbiamo spremere fino all’ultima unità di capacità dalle infrastrutture che abbiamo. Alcuni aeroporti stabiliscono solidi parametri di riferimento per massimizzare la capacità, ma troppi non riescono a seguire le linee guida contenute nelle Worldwide Airport Slot Guidelines”.
In questo contesto la Iata chiede modifiche alle normative sugli slot che richiedano agli aeroporti di rendere conto se non stanno facendo abbastanza per creare più capacità, tra cui richiedere agli aeroporti di rivedere periodicamente le loro dichiarazioni di capacità; obblighi di migliorare e aumentare la capacità, ove possibile, confrontati con le migliori pratiche globali; conseguenze se la capacità dichiarata non viene consegnata come promesso.
“E’ necessaria una regolamentazione più rigorosa per colmare l’enorme divario tra gli aeroporti migliori e quelli mediocri in termini di capacità di erogazione – conclude Careen -. Ciò garantirà un servizio migliore ai passeggeri con una maggiore accessibilità al trasporto aereo e porterà maggiori benefici al mondo”.