- 06/03/2025 17:35
La Corte Ue: la carta d’imbarco equivale alla conferma della prenotazione del volo
La Corte di Giustizia europea ha stabilito che la carta d’imbarco può essere sufficiente per provare la conferma della prenotazione di un volo, sottolineando che il fatto che un pacchetto vacanze comprensivo di volo sia stato pagato da una terza parte non esclude il diritto del passeggero a un risarcimento in caso di ritardo prolungato.
La decisione della Corte, come riporta Hosteltur, riguarda un caso presentato da due persone che avevano acquistato un pacchetto turistico che comprendeva un volo da Tenerife a Varsavia, il cui arrivo è stato ritardato di oltre 22 ore. Questo pacchetto turistico era stato stipulato tra una società, per conto di quei passeggeri, e un tour operator. I passeggeri chiesero alla compagnia aerea un risarcimento per il ritardo, ma la compagnia si rifiutò di pagarlo, ritenendo che i passeggeri non avessero una prenotazione confermata e pagata per quel volo e che le copie delle carte d’imbarco non fossero sufficienti a tal fine.
La Corte di Giustizia europea ritiene che la carta d’imbarco possa costituire la prova che la prenotazione è stata accettata e registrata dal vettore aereo o dall’operatore turistico per il volo in questione.
Secondo il tribunale, salvo situazioni straordinarie, i passeggeri che si sono presentati al check-in e che hanno viaggiato sul volo con una carta d’imbarco dovrebbero essere considerati come se avessero una prenotazione confermata su quel volo.