- 23/01/2025 08:43
Ryanair, tagli a FiumicinoStrategia contro le tasse
Un aereo in meno da Fiumicino per la summer più importante del decennio, ovvero quella del Giubileo. È questa l’ultima decisione di Ryanair legata alle polemiche sull’aumento delle tasse, che ora coinvolge anche Adr. “Gli aeroporti devono capire che offrono un servizio. Non sono loro che decidono dove vanno i turisti, bensì le compagnie aeree”, ha dichiarato Eddie Wilson, ceo di Ryanair.
La compagnia irlandese, dopo anni di espansione, continua così nella ridistribuzione dei voli, aumenta Pescara, Lamezia Terme e Trieste, ma taglia su Torino, in Sicilia e ora anche da scali importanti come Fiumicino.
Nel 2024 a Roma, Ryanair ha fatto arrivare e partire 10,4 milioni di passeggeri, di cui 3,4 da Ciampino e 7 da Fiumicino. “Al Leonardo da Vinci sono alte sia le tasse comunali che quelle del gestore - ha aggiunto Wilson -. Se poi le tasse servono a costruire dei monumenti davanti ai terminal, allora aboliamole. Se vogliamo vederli andiamo a piazza Navona, no da Adr”.
Pesano i ritardi delle consegne
Dopo i Governi, Ryanair attacca quindi anche i grandi gestori aeroportuali, ma dietro tale strategia potrebbero non esserci solo le tasse. I ritardi nelle consegne dei nuovi Boeing B737 Max pesano infatti sui programmi di sviluppo della compagnia. Già ad ottobre O ‘Leary aveva dichiarato al Financial Times: “Tra marzo e giugno 2025 dovremmo ricevere 30 aerei da Boeing. Se ne arriveranno 10 o 15 andremo bene”.
Fiumicino sarà quindi il primo grande aeroporto a vedere ridotta la flotta irlandese, che passerà da 11 a 10 aerei, con un calo degli investimenti di almeno 100 milioni di dollari rispetto al 2024. “Roma è una destinazione fantastica, non vogliamo abbandonarla, ma così perde competitività. Noi invece saremmo pronti ad investire”. Wilson infatti promette che, con tasse ridotte, Ryanair garantirebbe 4 miliardi di dollari di investimenti, che si tradurrebbero in 1500 nuovi posti di lavoro e 20 milioni di nuovi passeggeri.