- 28/04/2025 09:51
Traffico aereo,segni di debolezzadal mercato Usa
Le tensioni commerciali e i rischi di recessione stanno facendo sentire la loro eco sul traffico aereo. I primi segnali sono arrivati dai vettori americani, costretti a ritirare le previsioni per l’anno in corso per l’eccessiva incertezza; si sono ridotti i viaggi a livello nazionale, mentre quelli internazionali verso l’Europa, al momento, resistono.
Secondo l’agenzia di rating S&P’s “il mercato aereo statunitense registra un andamento della domanda più debole del previsto, in particolare per quanto riguarda i viaggi nazionali, rispetto ad altre regioni” segnalando anche un calo generale delle prenotazioni di viaggi aerei in entrata negli Stati Uniti.
Una prima indicazione era venuta da Virgin Airlines che aveva rilevato un rallentamento dei viaggi da Londra verso gli Stati Uniti, la tratta più remunerativa per i vettori. Anche secondo gli ultimi dati Iata i viaggi nazionali negli Stati Uniti sono stati in calo del 4,2% su base annua a febbraio, mentre il traffico internazionale nordamericano si è contratto di 1,5 punti percentuali. Come spiega Il Sole 24 Ore le tendenze del settore aereo del 2025 mostrano un mercato statunitense più debole che altrove. Una divaricazione segnata anche dalla Borsa: dall’inizio dell’anno, l’indice dei titoli delle compagnie americane è negativo del 30%, mentre quello europeo è positivo del 5%. Immuni dai rischi americani sono le low cost europee, focalizzate sul mercato del Vecchio Continente meno soggetto alle tensioni commerciali. Secondo Il Sole 24 Ore è probabile che la scelta di questi vettori si indirizzi verso i viaggi a corto raggio, piuttosto che a lungo raggio, proprio per i costi più contenuti.