• 01/12/2011 13:05

Andamento stabile per l'Italia

Tengono i viaggi d'affari, soprattutto dall'Italia verso l'estero, malgrado la congiuntura economica non aiuti le dinamiche del mercato. Questa la tedenza evidenziata dai network specializzati in business travel per quanto riguarda l'andamento del comparto in Italia. "Il 2011 si chiuderà con una crescita dei viaggi d'affari di circa il 2 per cento - dice Enrico Ruffilli, amministratore delegato di Uvet Amex -. L'incremento poteva essere nettamente superiore, vicino al 5 per cento, ma il disastro nucleare di Fukushima e la cosiddetta 'primavera nordafricana' hanno influito in modo deciso sul trend del segmento".
Un'analisi, quella di Ruffilli, che viene ampliata da Roberto Bacchi, amministratore delegato di Carlson Wagonlit Italia: "Il 2011 è stato positivo fino a tutto settembre - dice - nella prima parte dellò'anno abbiamo rilevato in particolare un'intensificazione dei viaggi a lungo raggio che lasciava intravedere una spinta decisa in termini di crescita da parte delle aziende, con aumenti anche a due cifre". La seconda parte dell'anno, però, ha risentito dell'incertezza economica e, secondo Cwt Italia, "il corporate travel è stato influenzato in alcuni casi da questi fattori, con una contrazione delle vendite".
L'andamento è comunque stato altalenante. "Sul territorio nazionale si è registrata una flessione degli spostamenti per business - dice Ruffilli di Uvet Amex -. Ad esempio, sulla Milano-Roma, la principale tratta per il comparto, i movimenti sia via aereo sia via treno sono diminuti del 4 per cento. Per contro, sono cresciute del 7 per cento le trasferte aeree internazionali". In sostanza, il problema è più che altro a livello nazionale e va letto più in termini di controllo dei costi che nel taglio dei viaggi di lavoro tout court. "Sebbene l'attività dei viaggi d'affari stia segnando una ripresa - sottolinea Claudio Miglio, amministratore delegato di Hrg Italia - la determinazione dei clienti a controllare questa ripresa è aumentata ancora di più". In sostanza, secondo Hrg, oggi "le aziende non se la sentono di dare il via libera ai viaggi - dice Miglio - ma non intendono neppure bloccarli del tutto".
E le previsioni, proprio per questo, sono difficili. "Sarà fondamentale vedere come si evolverà lo scenario economico internazionale nei prossimi mesi" dice Ruffilli di Uvet Amex, mentre Bacchi di Cwt sottolinea: "L'attuale incertezza economica potrà generare ua contrazione nel settore".

Pubblicato il 21/11/2011

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