- 15/01/2016 15:31
Aeroporto di Verona, l'Enac approva il piano da 134 milioni
Un investimento di 134 milioni di euro e un obiettivo fissato a 5,6 milioni di passeggeri entro il 2030. Queste le cifre del nuovo Master Plan dell’Aeroporto di Verona, appena approvato dall’Enac.
Al fondo stanziato si deve aggiungere la spesa a carico dello stesso Ente per la realizzazione della nuova torre di controllo. Il piano si articola in tre fasi, con un orizzonte temporale al 2020, 2025 e 2030.
Già entro quest’anno è prevista la riconfigurazione del piazzale aeromobili e la riqualifica delle sale d'imbarco e di parte delle infrastrutture di volo. Successivamente si provvederà all’ampliamento e alla riconfigurazione del terminal (che sarà dotato di 3 finger, nuove aree commerciali e di imbarco al piano primo e collegamento arrivi-partenze), ad ampliare il piazzale aeromobili e a completare la riqualifica delle infrastrutture di volo.
Il piano prevede anche la realizzazione di edifici tecnici e di supporto, l’adeguamento della viabilità di accesso al terminal e investimenti per il risparmio energetico e la mitigazione ambientale; la procedura di compatibilità ambientale è stata avviata attraverso l’Enac.
Nel 2015 l’Aeroporto di Verona ha gestito 2.591.255 passeggeri, a meno 6,6 per cento rispetto al 2014. Il traffico passeggeri di linea è sostanzialmente stabile, mentre quello charter, con 425mila passeggeri, è diminuito del 29,5 per cento.
La contrazione è principalmente causata dall’instabilità politica del Nord Africa e dalla svalutazione del rublo, che ha avuto un forte impatto sui flussi turistici della Repubblica Federale Russa, aree verso cui Catullo gestiva importanti volumi di operazioni.
I nuovi collegamenti attivati nell’ultimo trimestre del 2015 hanno consentito una crescita del traffico pari al 6 per cento al Catullo a dicembre. Con 283mila passeggeri Londra si conferma la prima destinazione per l’aeroporto, seguita da Roma a quota 187mila pax e da Catania a 165mila.