- 21/01/2016 01:35
Nasce Airlines4Europe
Si apre una nuova era per le compagnie aeree europee. Il solo fatto che le due più grandi low cost del continente e le principali major si trovino sedute allo stesso tavolo rappresenta una svolta radicale nel panorama del trasporto aereo.
È successo ieri, all'aeroporto di Amsterdam Schiphol, dove i ceo dei cinque principali big del comparto hanno presentato ufficialmente la nascita di Airlines4Europe, la nuova associazione di vettori che ha visto Michael O'Leary (Ryanair) seduto accanto a uno dei suoi - sinora - più acerrimi rivali, Carolyn McCall, ceo easyJet, entrambi al fianco dei colossi Iag, Air France-Klm e Lufthansa, per farsi paladini degli interessi del settore. il tutto in presenza de commissario europeo ai trasporti, Violeta Bulc.
Un evento mai successo nella storia dell'aviazione, che si pone un grande obiettivo: dare un'unica e forte voce al comparto perché venga incrementata davvero la competitività delle compagnie aeree europee. "Si tratta di un'opportunità unica - sottolinea Willie Walsh, ceo di Iag -, aperta a tutti gli altri vettori che vorranno unirsi a noi".
Lo scopo fondamentale per cui nasce A4E è quella di rappresentare "tutte le compagnie in ambito europeo con un'unica sola voce" ribadisce O'Leary, andando "oltre i risultati che sinora abbiamo raggiunto singolarmente" gli fa eco Carsten Spohr, ceo di Lufthansa Group. Gli obiettivi sono quelli che già erano stati anticipati lo scorso mese di giugno: "Arrivare a tariffe più basse per una maggiore offerta ai passeggeri" dice a chiare lettere Alexandre De Juniac, ceo di Af-Klm. Sormontando alcuni degli ostacoli che attualmente rappresentano un freno allo sviluppo del settore, come "i monopoli dei principali aeroporti, gli alti diritti aeroportuali, la tassazione e le inefficienze del sistema" spiega McCall.
Particolare attenzione viene data alla necessità di abbassare i costi degli aeroporti europei: "Le tariffe negli ultimi 10 anni si sono abbassate del 20 per cento - spiega meglio De Juniac -, mentre le tasse aeroportuali sono lievitate anche sino al 90 per cento".
In questo contesto non spicca per merito l'Italia, dato il recente aumento di 2,50 € delle addizionali di imbarco, scelta contro cui tutti i top manager si scagliano: "Siamo molto contrariati che un Paese come l'Italia abbia fatto questa mossa, che va a penalizzare i passeggeri e l'intera competitività del nostro settore" attacca McCall. A questo tema si accosta poi quello all'efficienza degli scali, strettamente legato agli scioperi che di recente hanno tenuto sotto scacco il comparto: "Dobbiamo agire concretamente perché si evitino gli scioperi, è un danno per tutti" è l'appello di O'Leary. Ma anche reimpostare la strategia per il Cielo Unico Europeo (Single European Sky), focalizzandosi sulle nuove tecnologie per essere più efficienti, oltre che stimolare l’economia e con la creazione di posti di lavoro nel giusto panorama legislativo, eliminando le tasse per i passeggeri e le tasse ambientali ingiustificate.
Il messaggio alle istituzioni europee dunque è chiaro: "Serve un piano di regolamentazione chiaro - specifica Walsh -, a supporto del settore. Noi siamo a disposizione della Commissione europea per lavorare insieme alla nuova strategia. E diamo il benvenuto a tutte le compagnie che vorranno unirsi a noi".
Rita Pucci