- 05/01/2017 10:03
Alitalia e il low cost:prove di rilancio
Avevano promesso una compagnia ‘sexy’ nel momento del loro ingresso in Alitalia, ma la compagnia italiana sotto le insegne di Abu Dhabi deve ricorrere al piano di salvataggio per tornare a volare alto. Alcune settimane fa si era parlato dell’ipotesi low cost per risollevare le sorti finanziarie dell'aerolinea posseduta al 49% da Etihad Airways, che per l'anno in corso stima di perdere sino a 500 milioni di euro. Estando a quanto riporta stamani Il Sole 24 Ore la probabilità che il business del vettore vada verso lo sdoppiamento, coniugando low cost e major, si fa sempre più concreta.
Le prospettive del piano industriale
Da una parte ci sarebbero gli aeromobili più piccoli, quelli operativi sul medio e corto raggio, cui verrebbe dedicato un modello gestionale in stile Ryanair. Si era parlato di dedicare il brand Cityliner a questo tipo di operazione, con una strategia improntata a ridurre il personale di terra, le sale Freccialata e snack a bordo a pagamento.
Dall’altra i wide body intercontinentali, destinati anche a vedere crescere la flotta, con l’arrivo di nuove macchine. Qualche mese fa i piani dell’amministratore delegato Cramer Ball parlavano di 20 nuovi jet in arrivo, mentre stamani il quotidiano economico ridimensiona le prospettive, citando un minimo di 8 aeromobili in arrivo entro il 2020.
Il nodo del personale
I dettagli del progetto di rilancio dovrebbero essere resi noti soltanto la prossima settimana, con un incontro tra azienda e Governo programmato per lunedì 9 gennaio al Ministero dello Sviluppo economico, dopo numerosi rinvii che hanno visto i vertici dell’azienda valutare anche il piano esuberi.
Su questo fronte, infatti, si parla di tagli al personale attorno alle 2mila unità, con i sindacati che sono ovviamente sul piede di guerra. In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, il segretario generale della Uil Carmelo Barbagallo, chiama in causa il Governo, affinché vengano chiarite le intenzioni di crescita della compagnia e venga data una spinta al progetto disviluppo in ottica internazionale.