- 26/10/2017 18:38
Il mistero Mistral Air
Ha avviato pochi mesi fa un nuovo progetto, quello dedicato alla linea regional, per diversificare il proprio business, sinora legato al cargo e al charter. Ma oggi sembra che il modello scelto da Mistral Air, la compagnia aerea delle Poste fondata nel 1981 da Bud Spencer possa aver bisogno di una messa a punto.
Stando a quanto riporta Corriere della Sera, infatti, il vettore sarebbe pronto ad avviare la procedura di licenziamento per 19 dei suoi 44 piloti e stando a quanto riporta l’Associazione nazionale Piloti la compagnia potrebbe cedere le attività di merci, posta e passeggeri a dei vettori esteuropei.
I programmi per l'inverno
All’inizio dello scorso mese di settembre il vettore aveva incontrato le organizzazioni sindacali e i rappresentanti dell’Anpav per delineare la strategia di sviluppo delle attività.
Nel corso dell’incontro l’a.d. del vettore Rosario Fava aveva spiegato che l’offerta passeggeri “sarà sempre più slegata dalle destinazioni charter, considerate instabili sia il periodo dell’offerta, ormai ridotta ai soli mesi estivi – si legge nel documento pubblicato sul portale dell’Anpav –, che per le destinazioni raggiungibili”, con Egitto e Nordafrica tra le prime aree ad aver subito un drastico calo di domanda.
“Detta attività – prosegue il documento – si focalizzerà sul segmento di linea, le cui operazioni sono partite quest’anno”.
Le previsioni per l’inverno parlano di una potenziale implementazione, mentre per la summer 2018 bisogna attendere la stesura del business plan stagionale, previsto per gennaio.
“Tale nuovo assetto genera la necessità di consolidamento delle attuali basi – Palermo, Firenze e Bari, e la conseguente redistribuzione di parte del personale, anche per via della prossima chiusura della base di Napoli”.
Modello di business sotto esame
Ora però, secondo quanto riporta il portale web del quotidiano, in una lettera ai sindacati la compagnia avrebbe spiegato le ragioni di un deciso ridimensionamento, fondato su una forte riduzione della flotta e motivato anche da una stagione finanziaria che, nei primi sei mesi 2017, ha fatto segnare un rosso di 5,4 milioni di euro, dopo un -3,8 milioni di bilancio del 2016.